Siamo di fronte ad una poetessa che nutre una grande fiducia nella poesia e sa reinterpretarla per ridare valori di sonorità espressiva, ritmo interno, intensità emotiva e significato alle parole.
Non lo fa con strumenti algidi e impersonali. Al contrario, cerca in qualche modo di risacralizzare il reale attraverso le parole: cosa tutt’altro che semplice. E si spinge a riscoprire il piacere di fare poesia come fosse un’alchimista del verbo. Nel cui armamentario prevale il gusto, artigianale ma non meno “magico”, che la spinge a coltivare e far crescere con cura amorevole, e quasi maniacale, i suoi lavori.
La poetessa si immerge nelle acque inquiete della propria vita emozionale, sfuggendo alle consuetudini, alle frasi fatte e ai luoghi comuni poetici per ricuperare grazie a una immagine, un suono, un colore, un profumo, un paesaggio, il filo di un pensiero, di una riflessione che diventa di per se stesso atto…
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