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Cari lettori,

chi mi conosce sa che scrivo gialli/polizieschi e alcuni (2 finora) thriller storici. Amo il genere Giallo sia come lettrice sia come scrittrice perché spinge la mente a ragionare, a fare attenzione alle sequenze temporali degli eventi, a evitare contraddizioni e a dare “false piste” al lettore prima di arrivare al colpo di scena finale.

Riconosco che molti di noi hanno, però, le idee poco chiare sui vari generi. Oggi vorrei parlarvi della differenza tra NOIR e POLIZIESCO.

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Marcella

NOIR <> POLIZIESCO

Il noir (francese e significa nero, misterioso, cupo) o romanzo nero è una variante del genere letterario poliziesco, e più specificatamente del sottogenere hard boiled, nato negli Stati Uniti alla fine degli anni venti del XX secolo.

Del noir sono state date diverse definizioni che provano ad esplicitare le caratteristiche che differenziano il noir dal genere principale. Il noir o romanzo nero, non va confuso con il “romanzo nero” in senso classico, sinonimo di romanzo gotico, un genere letterario sviluppatosi tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo.
Il protagonista del romanzo noir non è un investigatore, ma o una vittima o un sospettato o un esecutore. Una delle caratteristiche più importanti del genere è la qualità auto-distruttiva del protagonista.
Il protagonista noir, oltre al persecutore deve anche affrontare il sistema legale e politico che non sono meno corrotti del criminale di cui il protagonista è vittima, e/o deve perseguitare altri personaggi in una situazione senza nessuna possibilità di vincere.

Noir metropolitano

Diventa un elemento caratterizzante l’ambientazione del noir. Nel noir metropolitano la città e la metropoli non fanno soltanto da sfondo ma diventano veri protagonisti della storia, così come la violenza, la criminalità e il degrado ambientale e morale. Il delitto si trasferisce sempre più sui marciapiedi metropolitani.

Tra gli esponenti del noir metropolitano vanno ricordati Ed McBain per New York, James Ellroy per Los Angeles, Jean-Claude Izzo per Marsiglia.

Noir mediterraneo

In questo genere, tipicamente ambientato nell’area del sud Europa, il messaggio sociale si accompagna al gusto dell’intrigo poliziesco che qui non è fine a se stesso, ma veicolo per trasmettere un messaggio più profondo.

Jean-Claude Izzo è riconosciuto come il fondatore del “noir mediterraneo” avendo saputo dare vita ad un genere nel quale la bellezza del paesaggio Mediterraneo contrasta profondamente col crimine che vi si incontra.

Massimo Carlotto ha definito il noir mediterraneo come una percezione nata dal “senso di appartenenza che molti autori hanno sentito verso la propria terra, portandoli quindi a raccontare gli aspetti meno piacevoli.

Il noir mediterraneo inteso come tale è figlio di quel giornalismo d’inchiesta che è stato (almeno in Italia) distrutto da un oggetto incredibilmente efficace: la querela.

Oltre agli autori già citati, tra i rappresentanti di questo genere troviamo Sandrone Dazieri, Bruno Morchio, Gianrico Carofiglio, Valerio Varesi, Gianni Biondillo, Giancarlo De Cataldo, Carlo Lucarelli, Enrico Pandiani, Loriano Macchiavelli, Bruno Vallepiano, Eraldo Baldini, Armando d’Amaro, Alda Teodorani, Andrea Camilleri