AMLETO, di Marcello Comitini

AMLETO (Questo è uno stralcio. La poesia completa la trovate qui:http://www.terracolorata.com/ )

L’uomo si guarda intorno, cerca
una via di fuga…
Adesso ricorda. L’ha posseduta per tutta una notte.
Ecco.

Alla luce rosata dell’alba
ci siamo guardati in un grande specchio.
Il suo corpo mi stava davanti
come la luna sulle acque oscure di un fiume.
L’ho tenuta stretta al petto. Ho percepito
la castità del ghiaccio, la purezza di un’alba
tradita da nuvole
i sogni infranti dai gesti codardi di uomini
che amano solo a parole.
Dimmi mi ha chiesto
con la fronte nascosta sulla mia spalla
come posso distinguere il tuo
dall’amore ingannevole.
Il soffio di un flauto è stato il nome di Ofelia
che le ho sussurrato tra i baci.
La musica le ha trafitto il cuore, le ha ferita la bocca
una canzone che voleva cambiarle la vita.
Conosco anche io l’inganno. Ho temuto che lei
non avesse più voglia di vivere.

Le donne lasciano cadere le braccia piangono
Ofelia in silenzio e l’innocenza crudele del folle Amleto.

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Foto: Carmelo Bene in Amleto.