Momenti di poesia. OCEANO, di Mirella Ester Pennone Masi

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OCEANO

Se nella notte mi doni il tuo ardore
nel giorno m’invento il coraggio.
Giungi dall’ignoto con il forte vento,
ruvido, come la sabbia dell’estate;
ancor smerigli i riflessi dell’anima
e strazi quella vetrata evanescente.

Sei l’irraggiungibile proibito frutto,
la musica sonata di un notturno
che scaccia la tristezza dal mio cuore;
e nella notte, talvolta, può fermarsi
poi, ritorna nell’albore senza ombre,
nel mio pensarti unico sigillo.

Mentre il sole raggia sulle aiuole
già vorrei intrecciare una ghirlanda
e portarla in capo con mite orgoglio,
ma lentamente rinascere iris all’alba
e fremere fra gli steli degli asfodeli
che spandono oro sulle verdi erbe.

Della natura che pare un Paradiso
nel monotono giorno che scorre
Tu sei il mare, e gemi spume d’onde
nel rosso tramonto fiammeggiante;
sorride la musa, fonte d’un giardino
che prilla un’acqua linda di sorgente.

Fra rocce lucenti smussate dal tempo
tu sei quel nocchiero un po’ bugiardo,
che naviga sulle onde blu nascenti
nel Titanico furore dei miei sentimenti;
va, dunque, su quel ponte dei sospiri
sarò l’alga strappata dal profondo:
Tu sei l’Oceano!

foto web