Una ricerca australiana, analizzando i sedimenti del fogliame della melaleuca, ha ricostruito il clima degli ultimi 7 mila anni.

Grazie a uno studio australiano condotto sulle foglie cadute al suolo migliaia di anni fa è stato possibile ricostruire il clima degli ultimi 7 mila anni.

La ricerca, sviluppata dall’Università di Adelaide e da scienziati del Queensland (stato dell’Australia), ha svelato il tasso di umidità e di piovosità del Queensland sud orientale nel corso degli ultimi millenni.

Il team di lavoro australiano per la propria scoperta ha analizzato i sedimenti del fogliame della melaleuca, un albero dalla corteccia “cartacea” ancora in un ottimo stato di conservazione, ritrovati nella Swallow Lagoon.

Le foglie analizzare hanno permesso di estrapolare una grossa quantità di dati sul fenomeno climatico “El Niño“, in particolare su come sia stato influenzato dai cambiamenti climatici, anche nel corso delle piccola era glaciale avuta tra il 1450 e il 1850.

I ricercatori hanno scoperto che tra i 5 mila e i 6 mila anni fa il clima era piuttosto umido, più simile all’altro fenomeno climatico ciclico “La Niña“. Da 3 mila anni fa, invece, le condizioni atmosferiche sono diventate piuttosto secche, un fatto che ha fortificato gli effetti di El Niño.

John Tibby del dipartimento di geografia dell’Università di Adelaide, ha affermato: “Durante questa fase ci sono stati periodi di siccità considerevoli, più secchi della siccità del millennio verificatasi nell’Australia sud-orientale dal 1997 al 2009”.

Trovare foglie conservate nei sedimenti lacustri di questa età è raro e questi ritrovamenti possono dirci molto sull’ambiente del passato. Ad esempio, la composizione degli isotopi del carbonio delle foglie può spiegare il grado di stress idrico sperimentato dalle piante nel momento in cui stavano crescendo.