Eccoci al secondo appuntamento con Lucia Palmiotto (Luz).
Ogni fotografia, ha in se la personalità del fotografo, che lascia la sua impronta nello scatto: ma chi osserva l’immagine cosa percepisce? Così ho pensato di fare una prova visiva e mentale.
Oggi voglio mettervi di fronte a immagini accompagnate non solo da ciò che mi hanno emozionato visivamente, ma soprattutto quello che hanno stimolato mentalmente associando le frasi di alcune poesie.
Nell’osservare la prima fotografia, così colma di toni crepuscolari la mente ha associato L’Infinito di Leopardi. La pace associata alla bellezza del contrasto:

L’Infinito
Così tra questa immensità s’annega il pensier mio
e il naufraga m’è dolce in questo mare.
Giacomo Leopardi
Nel fiorire di un fiore c’è la forza della natura, in questa immagine vediamo il legame che da forza alla vita. La seconda fotografia mi ha rimandato a una poesia di Herman Hesse

Si erge carico di fiori il pesco,
non tutti diverranno frutto.
Herman Hesse
L’universo può stare fra due dita? E se è un semplice fiore a specchiarsi fra lo sguardo e il resto del mondo? La terza fotografia mi ha ricordato una poesia di Trilussa.

Er cielo, er mare, l’arberi, li fiori
pare che t’accompagnino ner volo.
Trilussa
Disarmonie armoniche, l’austerità del cielo osserva il borgo, mentre il mare nella sua forza lambisce il molo di schiumosa essenza. La quarta fotografia mi ha ricordato una poesia di Daniela Cesta.

Tocco leggero tra l’infinito e la vivace acqua
potrei ascoltare, questa generosa e rilassante armonia
per tutta l’eternità.
Daniela Cesta
La curva del sorriso, e il suono di un flauto fra i rami dei cespugli. Ho avuto questa sensazione osservando questa fotografia. E la poesia che ho associato è una di Fernando Pessoa.

Il sogno è vedere le forme invisibili
della distanza imprecisa,e, con sensibili
movimenti della speranza e della volontà.
Fernando Pessoa
appuntamento a Lunedì prossimo
Fioralba Focardi