No-border

 

Certe sere
nel silenzio della notte
quando non ho confini
sento il profumo del lago…
il suono delle sue onde
il suo odore di erbe lacustri
arriva su brezze profumate.
Vedo le sue scogliere schiumose
i suoi acquosi chiarori di luna,
i suoi orizzonti sconfinati…..
Quasi potrei toccarli
ma toccarli renderebbe reali i confini.

Reali come un lago che adesso qui non c’è
come una lavandaia col suo asse che guarda all’ altra riva,
come un bimbo immerso fino ai ginocchi,
come una canna da pesca antica,
come l’ odore delle alghe di lago,
come il suono delle onde della memoria,
come un battello che passa e ripassa
insieme alle stagioni.

Come foglie alla Breva e acqua dolce negli occhi.