Vincitrice del contest “San Valentino 2019”, ideato dalla titolare di NadaNuovoHauteCouture prima edizione, è Sara Cortellazzo.

Sara Cortellazzo, nata a Moncalieri il 20 novembre 1993, ha sempre vissuto a Torino fino a 16 anni. Trasferita ad Asti per giocare a pallavolo, sport che pratica da quando aveva 9 anni. Ha proseguito la sua carriera a Settimo Torinese, Belluno, Torino, Milano e per un breve periodo in Sicilia. In questa stagione a Pisogne, sul lago di Iseo. Fidanzata da 6 anni. Convolerà a nozze il 20 giugno 2020. Le piace cucinare, ama viaggiare, leggere e trascorrere tranquille giornate in famiglia.

Ecco il testo inviato da Sara Cortellazzo , con cui si è aggiudicata il primo posto.

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La mia storia con Luca inizia sette anni fa, quando grazie alle nostre più grandi passioni ci conosciamo..
Io pallavolista, lui calciatore.. un palazzetto il luogo in cui tutto ha inizio.
Ci si incrociava sempre prima e dopo i rispettivi allenamenti ed un giorno, grazie ad un’amica comune ci troviamo insieme a fare due chiacchiere e da lì nasce la nostra frequentazione.
Fin qui una storia come tante: qualche cena, week end fuori porta, tante serate passate a chiacchierare fino a notte fonda.. ma ora arriva il bello..
E’ giugno, da poche settimane siamo tornati da una bellissima vacanza a Roma, ma la nostra storia non è ancora ben definita; io ricevo una proposta per andare a giocare a Napoli, un anno lontana 800 km da casa, e questo sembra voler dire solo una cosa: fine di questa storia..
Qui, la prima vera grande svolta.. Luca mi dedica una canzone, ‘Ti scatterò una foto’, dicendomi che quelle parole gli avrebbero ricordato me, pensandomi a centinaia di km di distanza.. e poi aggiunge: “immaginarti così lontana è qualcosa che al momento mi toglie il respiro, vorrei che restassi, ma qualunque scelta farai, sarò dalla tua parte”
Decisi allora di rimanere, trovai squadra a Torino, così vicina ad asti, così vicina a lui..
E’ settembre e le nostre stagioni ricominciano, la nostra storia continua senza sapere che da qui ad un mese tutto sarebbe cambiato per sempre, il nostro legame sarebbe diventato indissolubile.
Prima giornata di campionato, 21 ottobre: dopo la partita inizio a sentire il braccio che formicola, la vista che si appanna.. una sensazione terribile e mai provata prima. Un ictus a 20 anni, difficile da accettare, doloroso da scrivere, figuriamoci da vivere.
Mia mamma avverte Luca in piena notte che appena legge il messaggio si precipita all’ospedale e da quel momento rimane con me, SEMPRE; 48 ore di fila senza dormire, non ne vuole sapere di andare via.. C’è quando non riesco a toccarmi il naso, c’è quando arrivano i medici, c’è quando le infermiere servono i ‘gustosissimi’ pasti dell’ospedale, c’è quando di notte piango per il dolore. C’è e non se ne andrà più.
Da quel giorno cambia tutto, la mia vita sembra non essere la stessa, manca la terra sotto i piedi e tutte le mie sicurezze sembrano di colpo sparite, tranne due: la mia famiglia e la mia storia d’amore.
Scriverlo è un po’ come ripercorrere tutti quei giorni, come riviverlo da zero.. mi vengono i brividi.
I giorni e i mesi successivi scorrono via velocemente, presa dalla riabilitazione e la voglia di tornare ad essere quella di prima.
Dopo un anno torno a giocare, vinco il campionato e conquisto la serie A, il sogno di una vita.. ma la vita, appunto, riserva sempre sorprese.. ed eccone pronta un’altra: unica giocatrice non riconfermata della squadra, il che significa dover trovare nuovamente una sistemazione.
Vado a giocare a Belluno, 500 km da Asti; Luca viene a trovarmi ogni week end, alle 4 di mattina riparte e alle 9 è a lavoro.. è pesante, stancante, ma mi dice sempre che lo fa volentieri, che la mia felicità è la sua felicita.. da qui la nostra frase: la distanza non è lontananza.
La squadra di Belluno fallisce e mi ritrovo ad ottobre senza squadra, quindi senza la

voro: si riparte, ecco una possibilità in Sicilia.. faccio le valigie e comincia una nuova avventura.

La distanza da asti aumenta: 1200 km.. tantini vero? forse… ma non per noi.
Luca viene una volta ogni due settimane, completa tutte le 44 ore di lavoro dal martedì al venerdì, così sabato domenica e lunedì può venire trovarmi.. Auto, aereo, di nuovo auto..
E’ un anno difficile, ma si rivelerà un’esperienza molto utile.. ci fa crescere, ci fortifica ulteriormente
Torno a giocare a Torino.. La stagione trascorre incredibilmente senza intoppi..
L’8 di marzo, festa della donna.. Luca non mi scrive gli auguri tant’è che un po’ mi offendo e penso che se ne sia dimenticato.. Arrivo ad allenamento ed al centro dello spogliatoio un mazzo di fiori bellissimi: Auguri alla donna più bella e forte che conosca.. Mi aveva stupito anche questa volta, così come avrebbe fatto due mesi dopo..
Avevo un sogno per i 18 anni: un viaggio in California.. per vari motivi non riuscii a farlo, così per il mio compleanno si presentò con una guida turistica proprio della California ed un biglietto con su scritto: ‘spero di esser riuscito a realizzare almeno uno dei tuoi sogni.. Buon compleanno❤’
Mi aveva davvero regalato questo viaggio, aveva davvero realizzato il mio sogno..
L’ultimo capitolo di questa storia si consuma un mese fa: c’era una pausa in campionato, così Luca decide di farmi una sorpresa.. fino al giorno stesso non mi dice la meta. Arriviamo in questo posto bellissimo nei pressi di Bolzano, un albergo stupendo con vista sulle montagne, sauna ed idromassaggio in camera..Siamo nell’idromassaggio, dice di alzarsi per prendere da bere.. quando torna ed apro gli occhi è davanti a me con un anello in mano.. Scoppio a piangere per l’emozione.. e lui mi dice: ‘ti ho sempre detto che voglio una famiglia con te, dei figli ed una vita insieme.. penso che questo possa essere il primo passo.. mi vuoi sposare?’
La mia risposta è facilmente immaginabile.. con gli occhi pieni di lacrime gli ho detto SI, ed il 20 giugno 2020 diventerò sua moglie..
Pronti a scrivere, insieme, l’ennesima pagina di questo incredibile libro chiamato VITA.