Sozzetti: Università, commercio, carte e sconti: la velocità non è di questo mondo. Almeno ad Alessandria

di Enrico Sozzetti
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Alessandria_Panorama

A fine novembre la firma della convenzione tra Comune di Alessandria e Università del Piemonte Orientale e del Protocollo di intesa tra Comune, Confcommercio e Confesercenti per «la predisposizione di agevolazioni e sconti a favore degli studenti universitari. L’offerta – si leggeva sulla convenzione fra il Comune di Alessandria e l’Università del Piemonte Orientale – sarà riservata agli studenti dell’Ateneo previa presentazione della smart card personale».

La burocrazia vuole la sua parte e anche un atto così semplice (non si dica che è complesso perché come dovremmo allora definire la missione della navicella Dragon della compagnia SpaceX di Elon Musk?) deve essere sottoposto all’esame di uffici e dirigenti, deve essere protocollato, timbrato e percorrere mille passaggi per arrivare all’undici marzo, giorno della presentazione, quasi alla fine del percorso.
Quasi. Perché a oggi, pur riconoscendo la buona volontà di tutti quanti i protagonisti, ad Alessandria sono una sessantina le attività che hanno aderito fra negozi di abbigliamento, bar, ristoranti, farmacie, palestre (nel capoluogo Confcommercio ha circa mille iscritti e Confesercenti un centinaio in meno). Sconti medi del dieci-quindici per cento e agevolazioni che arrivano a una distanza temporale siderale (l’università è stata istituita nel 1998, ma è dagli anni Ottanta che la città ospita dei corsi) rispetto a quanto avvenuto in altre città sede di un ateneo. Ma è meglio tardi che mai dicono gli amministratori che possono quanto meno vantarsi di avere fatto quello che le giunte precedenti non hanno mai incentivato. Durante la presentazione di questo secondo passo, è stato anche illustrato il logo dell’iniziativa che apparirà sulle vetrofanie dei negozi che aderiscono. Vetrofanie che però saranno disponibili solo fra una decina di giorni.
Piccoli passettini, insomma. Per dire “ci siamo”. E può anche andare bene. Però per essere coerente con i tempi, la velocità delle idee, dei progetti e delle decisioni, il capoluogo deve avere un altro ritmo di pensiero e di decisione.