Quella “Città Proibita” che racconta la complessa storia militare della Germania

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È un enorme complesso militare abbandonato nascosto all’interno di una pineta recintata nella Germania orientale

“Il Kaiser, Hitler, i sovietici – tutti erano militarmente attivi qui, uno dopo l’altro”, dice Werner Borchert, 67 anni, una guida che offre visite alla “Haus der Offiziere”, o complesso di ufficiali di Zossen, a circa 40 chilometri a sud di Berlino. Il complesso, inaugurato nel 1916, ha ospitato l’esercito del Kaiser Guglielmo II di Germania, è servito come centro di comando militare dei nazisti durante la seconda guerra mondiale – e successivamente è stato l’alto comando militare dei sovietici per la Germania dell’Est durante la Guerra Fredda.
“Era una piccola Mosca in terra tedesca”, racconta Borchert, cresciuto nella zona. C’erano un teatro, un museo, negozi, una piscina e molte caserme per i circa 40.000 soldati che erano di stanza qui.
Solo nel 1994, anni dopo la fine della cortina di ferro, la riunificazione della Germania e la disintegrazione dell’Unione Sovietica, gli ultimi soldati russi lasciarono il complesso, un’area di 6 chilometri quadrati circondati da un muro di cemento lungo 17 chilometri.

Il complesso è ora sotto il controllo dello stato di Brandeburgo, ma non è mai stato ristrutturato e non ha un effettivo proprietario. E il tempo lo ha segnato. La città proibita ha guadagnato questo nome durante l’epoca sovietica perché raramente gli abitanti della Germania erano autorizzati a entrare.
Oggi è per lo più vietato ai visitatori, anche se dei tour possono essere prenotati. Fuori dal cancello d’ingresso principale dell’edificio, c’è ancora una statua di Vladimir Lenin. Nell’area si trova un sistema elaborato e segreto di bunker nazisti. – See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/media/Quella-Citta-Proibita-che-racconta-la-complessa-storia-militare-della-Germania-dd138de0-43cf-4129-99df-ef28d325937b.html