Momenti di poesia. LA FUNZIONE TERAPEUTICA DELLA POESIA, Rosella Lubrano

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LA FUNZIONE TERAPEUTICA DELLA POESIA
La terapia con la poesia (in inglese: Poetry Therapy) è una realtà consolidata in America già fin dalla metà del secolo scorso; da noi il cammino è, come sempre, molto più lento e faticoso e solo in tempi recentissimi si è cominciato a generare un certo interesse intorno alla terapeuticità della poesia.

la funzione

Eppure tutti sappiamo, o perlomeno possiamo intuire, il valore profondo della parola poetica; che sia la sua perfezione estetica o la sua capacità di evocare bellissime immagini o la sua corrispondenza con i vissuti personali, in ogni caso la poesia ci tocca. A volte più profondamente di quanto siamo disposti ad ammettere. Perché questo accade? Perché in poesia si utilizza un linguaggio che non è logico-razionale ma metaforico e simbolico, lo stesso linguaggio della fantasia, dell’ispirazione e del mito. Lo stesso linguaggio dei sogni.

Nel sogno agisce la stessa funzione che è presente nella poesia e nella produzione artistica umana: la funzione simbolica. La metafora, che è alla base della creazione poetica, si esprime anche nei sogni individuali attraverso immagini e scene surreali che contengono sempre simboli dotati di significato profondo. E dunque, considerando quest’intimo legame tra sogno e poesia, si può meglio comprendere come essa costituisca un’espressione profonda della psiche umana.

Oltre al suo aspetto letterario la poesia mantiene sempre una connotazione esistenziale che riguarda tutti gli esseri umani e in tal modo diviene un mezzo di comunicazione transculturale e transpersonale. Sia per chi scrive che per chi legge le parole e le metafore poetiche costituiscono chiavi essenziali di accesso a quelle parti profonde e spesso sconosciute del mondo interiore che contengono emozioni e risorse personali. Il linguaggio poetico promuove l’immaginazione e fa scoprire nuove associazioni tra pensieri ed eventi, così come la comprensione del simbolismo poetico e dell’uso della metafora facilita un ampliamento della consapevolezza personale e del valore liberatorio della parola.
terapeutica che risiede in ognuno di noi e che in ogni momento della vita può versare il suo balsamo sulle umane ferite. Dentro ognuno di noi scorre un fiume interminabile di sensazioni, immagini, ricordi e risorse inespresse e ognuno di noi ha la possibilità di attingervi per creare poesia. La mente umana contiene una funzione poetica in grado di dare voce all’inesprimibile, così come all’ineffabile e all’oscuro. Con le parole della poesia si possono comunicare e condividere tutte le emozioni, si può parlare di giustizia, di libertà, di vita, di morte. Si possono trasmettere immagini, evocare sensazioni, indurre sentimenti positivi, fede e fiducia. Con le parole della poesia si può rendere visibile l’invisibile. Attraverso questa funzione creativa, che si esprime con la poesia, la lingua si libera dai limiti razionali e crea nuovi spazi comunicativi, nuovi modi di entrare in contatto con gli altri e con il mondo. Le immagini poetiche parlano al cuore e all’emisfero destro del nostro cervello, luoghi dove risiedono quelle risorse profonde che conducono al superamento dei limiti e all’autoguarigione. I simboli e le metafore poetiche aiutano a scoprire nuovi collegamenti tra gli eventi, aiutano a comprendere l’unità di tutto ciò che esiste e le potenzialità della nostra mente; leggere e scrivere poesia amplia la nostra coscienza e disintossica la nostra anima. Un semplice atto, disponibile a tutti, che però può guidarci senza affanno alla meta più importante: liberarci dalla paura, cambiare la visione del mondo.

In questo risiede il significato più alto e profondo del fare Poetry Therapy e del condurre le persone, con la lettura e la scrittura di poesie, a entrare in contatto con il centro interiore che custodisce l’energia vitale e che, una volta attivato, continuerà a produrre per tutta la vita non solo arte, ma anche salute e serenità.