Ho intriso la mia penna #fabioavena
(una mia poesia d’amore con tinte eros)

Ho intriso la mia penna
come sciabola
nel calamaio dei sensi.
Come trivella
che estrae oro liquido,
peculiare humus
dal sottosuolo.

Dolci, 
ritmici, sincronici,
potenti,
fieri colpi.
Nella profondità
della tua femminile essenza.

La clessidra non avverte.
L’orologiaio del tempo
si diverte.

Lestamente
ma con accortezza
sfodero, rinfodero
in te la mia penna.

D’improvviso esco
dalla calda guaina
del tuo interno
il mio membroso
stilo del piacere.

Riemergo, adesso.
Gonfio, empio,
pulsante.

Mi separo un attimo
dalle tue viscere.
Fuori dalla tua ricca,
gustosa 
miniera interna.

Riverso con fervore.
Febbricitante, impavido.

La mia linfa vitale,
il mio succo
sul tuo nudo corpo
candido come foglio inedito,
come poesia
mai scritta in passato.

Gemo adesso di gioia.
Arrivo, improvviso.

L’inchiostro bianco
della mia materia cerebrale
sgorga, 
fluisce potente
come cascata fluente.

Si riversa
dalla mente,
passando prima dal cuore.
Scende giù
nelle intime parti
del mio essere.

Elargisco, mi dono.
Copioso seme,
materia sostanziosa.

Il tuo pube freme.
Acceso di fervida fame
mi richiama a sé
con amoroso trasporto.

Suadenti grida,
forti sussurri
invocano
il suo uomo.

Il tuo ventre arde
di estrema passione.

Piacevoli, 
improvvisi sussulti.
Anche tu, arrivi.

Totale libertà espressiva,
gratificante appagamento.
Passionale fuoco,
vigore intenso.

Noi due,
focosi amanti
scriviamo insieme.
Fuoriescono,
si esternano
i nostri inchiostri.

Magnifici fluidi d’amore.

Il libro aperto.
Le tavole
del nostro destino.

Entrambi, in cammino.
Insieme per scrivere
con le calligrafie
di due amanti
i futuri tomi
delle nostre esistenze.
Verso il domani
nella piena letizia.

Viaggiamo all’unisono
nelle biblioteche immense
dell’intero universo.

Due anime affini.
Due gemelle essenze.
Fabio Avena – Tutti i diritti riservati