Racconti: I SOGNI E LE TENEREZZE, di Gregorio Asero

 Asero.jpg

I SOGNI E LE TENEREZZE

Esistono sogni fatti di tenerezze e di dolcezze, essi ondeggiano intorno alla mia persona e tendono a collegarsi o allontanarsi come in un vortice fluttuante, in un’affinità quasi malinconica. Capita che il ricordo di una donna, con la quale ho provato piacere a dividere un tratto della mia vita, appaia, nei miei sogni, sotto una luce soffusa e quasi profumata. Questi sogni sbucano da un’altra dimensione e mi presentano il volto dell’amata donna, sì più dolce, ma meno gaio, e comunque molto diverso da quello che fu nella realtà.
Certo che questi ricordi portato alla mia mente un desiderio fisico, quasi possessivo e siccome tale sentimento in me ancora non si è appagato, vengo travolto da un senso di abbandono e forsanche di dolore.
Questo sentimento, dolce e crudele, temendo che possa risvegliare il piacere provato lungo le nostre passeggiate per le vie della città, cerco di nasconderlo nel fondo della mia coscienza, in modo che possa attenuare in me il ricordo dei giorni felici e allora cerco di evocare un sottile dispiacere, di quando, per futili motivi, si faceva finta di litigare, ben sapendo che presto avremmo fatto la pace caricandoci di dolci carezze e teneri baci.
Allora mi riempio di malinconia e penso… penso che forse sarebbe meglio non farli certi sogni.

Gregorio Asero