STORIA DI UN’ILLUSIONE, di Edelina Lia

Storia Edelina Lia


Io dico che non sono nata per caso, in un giorno vicino alla primavera.
Il sorriso di una rosa, baciata dal tatto del sole ingentilito, interroga la mia anima, scuote le mie membra in un dovere preciso:
Vivere per amarti.
Pensiero evanescente, ti chiami illusione.
E come ogni giorno, non penso a ieri, ma solo a domani, un giorno che verrà e che ancora non conosco ma ravviva la mia speranza.
Amica o nemica, non so di che colore sei, ma so che sei forte come il mondo.
Mi affido alle tue braccia che brillano di promesse.
Cullami nel frattempo, fin quando deciderai di darmi un posto nel sorriso.
Nel buio di trasparenza vedono i miei occhi, immagini rubate da un’ ala del destino, e poi una rosa solitaria in attesa d’ appassire.
Non so quando è successo…
Nell’aria schiaffeggiata asciughi ogni rugiada, non so che volto hai, ma il tuo nome e’ sempre lo stesso.
Una lacrima e’ fuggita per non far morire la speranza, lunga come la vita ma lento e’ il suo cammino.Scoppiera’ nella mente e gli occhi faranno male.
So di vederti adesso.
Leale nella promessa.
Beffardo nel sorriso.
Con le mani ti voglio colpire ma scivolano nel pianto.
Risorgo in ogni preghiera, torno ad imprigionarmi ad un volto irraggiungibile.
Le rose appassiscono e il sole mostra la sua stanchezza.
Ma io sono viva, nata per amarti.
Evanescente illusione.
Sei sempre la più forte.
Regalami un sorriso attraverso una rosa.
Vivrà insieme a me tra le pagine di un libro.
Da me sarà nutrita con lacrime incantate.
Io vivo per questo, illusione crescente.
Sono nata per amarti.
Non per caso, in un giorno vicino alla primavera.

(Edelinalia)