Momenti di poesia. Chi, Dio mio d’amore, di Vittorio Zingone

Chi, Dio mio d’amore

Chi, Dio mio d’Amore e di perdono,
Mi s’assidera’ accanto
Nell’ora del raccolto meditare
Sul perche’ di questo umano vivere?

Chi si mostrera’ propenso a dialogare
Per trarmi in salvo dai neri miei pensieri
Cosi’ da riportarmi in luminose lande
Dove finalmente si possa respirare?

La liberta’ mi manca, mio Signore;
La liberta’ di respirare aria pura;
La liberta’ di sperare, avere fede,
Di camminar con passo certo e svelto
Versola meta che l’alma non deluda
Quanto a foriera di gioioso premio
D’una vita giusta, compiuta,
Eternamente scevra dal dolore.

Chi, mio Signore,
In questo mondo falso,
Privo d’ideali,
Eleggero’ a mio interlocutore
A preferenza d’altri mille e mille,
Per ragionar di cio’
che veramente conta:
La salvezza dell’anima,
La solidarieta coi fratelli,
Con le infinite altre creature,
Con la natura, in una parola sola,
Che tu hai creato e mi circonda,
Mi fa compagnia, mi sostenta?