Dopo quarantasei anni, quando l’Italia sta diventando una repubblica, Giulia fa ritorno dagli Stati Uniti al borgo natio, nella campagna al confine tra Piemonte e Liguria.

Giulia si era lasciata alle spalle una vita di miseria, di duro lavoro nella filanda, per tante ore, nell’umidità, con i geloni alle mani, una paga troppo bassa per sfamarsi, una madre troppo indurita da una vita crudele, un’amica del cuore, con cui dividere le fatiche e le risate di ragazze, aveva lasciato tutto ciò per i grattacieli di Manhattan, per lei, ventenne povera e incinta.

Come cita un noto proverbio, “la fortuna aiuta gli audaci”, Giulia, di fortuna, grazie ad aver osato, ne ha avuta molta: ha trovato un padre per suo figlio, con un’attività commerciale sempre più avviata tra i grattacieli di Manhattan.

E intanto, a Borgo di Dentro, il “suo” borgo, la vita continua, passano due guerre mondiali, il fascismo e una coraggiosa lotta per la liberazione.

La nostalgia, la voglia, di sapere che cosa è accaduto ai suoi vecchi amici, i silenzi interminabili della madre, e molto altro ancora, la spingono, in compagnia del figlio, ormai uomo, marito e padre, a ritornare laddove era partita senza dare alcuna spiegazione.

Un romanzo storico, la storia della nostra Italia del Novecento.

Un romanzo dove le storie d’amore s’intrecciano con i dissapori, le sofferenze, la povertà, i sogni mai abbandonati.

Un romanzo che narra i temi cruciali della nostra esistenza: la difficoltà, soprattutto femminile, a emergere e affermarsi in un mondo sempre molto maschilista, ma anche, la quasi impossibilità nel riuscire a cancellare le classi sociali, le differenze, tra “ricchi e poveri”, come se questi ultimi fossero marchiati, fin dalla nascita, e per tutta la loro esistenza, e non riescano a liberarsi, a uscire da questa scomoda posizione.

Un romanzo che affronta i temi sociali, le prime manifestazioni in fabbrica per un lavoro più sano e dignitoso, ma che racconta anche le crudeltà della guerra e tutto il coraggio delle donne e degli uomini che hanno fatto la Resistenza, che si sono nascosti tra queste montagne, in questi luoghi bellissimi sull’Appennino tra Piemonte e Liguria e che ancora oggi portano il ricordo di quei martiri, della loro forza e del loro sacrificio e che, quando, passeggiando tra questi boschi silenziosi, oltre al rumore dei nostri passi, sembra di sentire loro, i loro nomi di battaglia, le fughe, i nascondigli, loro sempre pronti a rischiare per veder realizzato il più bel sogno: la libertà.

Un romanzo ben scritto, dove ogni pagina è una storia, un’emozione, una sensazione, un luogo, una piccola parte di noi.

Un romanzo che racconta la gente che non molla, resta, parte, torna, ma, comunque, resiste, perché la vita è un dono inestimabile.