RITRATTI: MARIA TERESA TEDDE – una poetessa di bellezza interiore oltre il tempo

(by I.T.Kostka)

Ho conosciuto Maria Teresa Tedde durante uno degli incontri nell’ambito del programma “Verseggiando sotto gli astri…” e sono stata piacevolmente travolta dalla sua grande energia, dalla voglia di vivere e, soprattutto, dal suo solare sorriso circondato da una ribelle chioma azzurra. “Fata Turchina” – ho pensato subito e così la chiamo ancora oggi.

È una poetessa e una donna di bellezza interiore oltre il tempo, sfida le difficoltà della vita quotidiana con la forza di una vera guerriera, lasciando in ogni situazione la testimonianza della sua grande e sincera umanità. Porta con sé il calore della Sardegna, delle emozioni vere che, nella loro nobile semplicità, diventano come diamanti elaborati nei versi delle sue poesie. Maria Teresa Tedde non passa mai inosservata e non grazie alla sua celeste “testa di mare”, ma grazie all’aura di luce e di preziosa empatia che la circonda.

In seguito vorrei presentare il suo libro di poesie fresco di stampa dal titolo “Senza scudo”, edito con grande professionalità dalla casa editrice Pluriversum Edizioni.

NOTA BIOGRAFICA

MARIA TERESA TEDDE, docente in pensione, si dedica con passione alla scrittura di racconti, di qualche romanzo ed ora prevalentemente è dedita alla poesia. Ha partecipato a vari reading poetici, su selezione, in varie città sia sarde che lombarde e altro.
Ha presentato le sue raccolte poetiche (con oggi cinque) a Sassari nei locali Museali della FRUMENTARIA, insieme alla mostra personale del pittore Pier Domenico Magri, a P.Torres ( libreria Koinè- Artemisia Art Cafè), Sassari (Biblioteca Universitaria- Auser- Ex Tappezzeria Dettori- Spazio Arte-Kaos), Cagliari ( MEM) Nuoro ( Caffè Culturale Tettamanzi –Locali ex Convento), Bolotana-Biblioteca Comunale- Alghero (Res-Publica), Roma( Casa Internazionale delle Donne). Milano, varie volte (– Spazio Casa Di Alda Merini- Le Trottoir Caffè Culturale sui Navigli – Università Terza Età-), Biassono ( Monza) e Lissone( MB) -Atelier Spazio Galleria di Ronzoni. Nel marzo 2017 le è stato conferito il Titolo di “ACCADEMICO D’ONORE NELLA CLASSE DELLE LETTERE “ dal Prof. Alfonso Mura- Rettore DELL’ACCADEMIA INTERNAZIONALE DEGLI EMPEDOCLEI ISTITUTO SUPERIORE DI STUDI FILOSOFICI DI AGRIGENTO.


Nel 2017 si è classificata terza nel concorso di Poesia- sezione lingua italiana- organizzato dall’ASSOCIAZIONE CULTURALE CULLEZIU di Sassari ricevendo medaglia ed attestato presso l’aula magna dell’Università di Sassari.

• Tratto dalla nota dell’autrice

Perché “ SENZA SCUDO”

Dare un titolo significativo dei temi poetici inseriti nella raccolta non è una cosa né scontata né banale.
Titoli ne ho scritto venti: li rileggevo e riflettevo sulle poesie inserite per verificarne la risonanza, ma non sentivo quel sussulto emozionale che mi comunicasse “ È questo”.
Poi tutto è diventato chiaro, grazie ad una folgorazione avuta osservando le opere pittoriche del grande artista contemporaneo Pier Domenico Magri, capace di comunicare emozioni con immediatezza: nei suoi dipinti spaziali e materici, c’è sempre uno scudo, a volte anche più scudi, totali o parziali, come elemento protettivo in spazi interstellari privi di elementi figurativi umani ma estremamente ricchi di movimenti segnici vitali e carichi di pathos anche grazie all’utilizzo di colori che entrano nell’anima.
Ed ho capito che nella nostra vita, spesso, questi scudi mancano: si nasce senza una vera protezione dalle esperienze varie che la vita presenta e che solo attraverso queste ci si crea uno scudo per non soccombere e così apprendere ed affrontarne di nuove. Da qui il titolo della mia silloge.
Ringrazio infinitamente Pier Domenico Magri per avermi concesso di impreziosire i versi con una sua opera pittorica a mio avviso di forte impatto emozionale e significativa del senso del titolo.

• Dalla prefazione a cura di Bruno M. Daga:

“ … L’autrice ha scelto di mettere per iscritto ogni suo pensiero in versi, scegliendo la poetica ogni qualvolta, spesse volte al giorno, venga a visitarla. Non usa metriche o alessandrine e non ha problemi legati a stili o a giudizi. Si compiace che la sua poetica racconti la sua storia, le storie di tanti, come lei ama sottolineare; i versi devono arrivare al cuore, suscitare miraggi, emozioni.”
…” Le poesie qui pubblicate hanno forti accenti vitali, recupero delle memorie quotidiane, delle proiezioni enfatiche del suo stile. La banalità non è mai di casa, ma oggetto del verso, concetto da sviscerare e proposta di rinnovamento.
Alcuni testi sorprendono per l’immediatezza del messaggio e per il manifestarsi come poesia libera e sferzante: “ Mi ferirai, oh se mi ferirai!” Inizia così la prima di tutte, che dà il titolo a questo libro. Ecco la guerriera! Ferita e senza ali, senza braccia!
Poeta con ali da gigante che non può camminare.
“ Quanto costa amarti senza difesa?”
Domanda di abbandono consapevole alla vita. Sapere di essere esposta a tutto nella vita, coraggioso intento di energia…”
“ …il mondo di Teresa è il nostro mondo: il luogo degli incontri, delle opportunità da cogliere, di segnali chiari, di sentimenti sciolti da ogni vincolo…
Lei cerca sempre il volo, quella rinascita dalle ceneri…”
“…Cessa la tempesta
si ritraggono le bufere
folgorante sole
asciuga le tue ossa
ed io ricevo ancora
la tua certezza di vita
nell’impermanenza
di attimi che si susseguono “.

• Stralci di postfazione di Eugenio Cossu:

“…La poesia di Maria Teresa, appunto, è umanità, umanità pura; i suoi versi sono dettati dalla sua umanità, sono la foto di sentimenti veri, di dolori ma anche di gioie che hanno segnato e segnano la sua vita…
…Tutti i suoi versi, se li leggete bene, sono legati a emozioni vere delle sue giornate…”
“…È fatta così Maria Teresa, è un vulcano in perenne eruzione, un’onda in perpetuo movimento che però non ti travolge ma ti accompagna, accarezzando i tuoi sentimenti e accompagnando, sempre, dolcemente, le tue emozioni”…

• Alcune poesie tratte dal libro:

GUARDA AVANTI

Chiudila qui
non voglio sentire altre parole.
Togli le virgole
I punti
I Se e i Ma.
C’è un sentiero da percorrere
le parole mandale in apnea.
Ci sono azioni da compiere
in questa vita sgarruppata.
Perciò taci
metti le mani in tasca
guarda avanti
e inizia a camminare.
Non c’è altro da dichiarare
nel respiro del mondo.

TANGHI

Tanghi a piedi nudi
in stanze calde
tanghi improvvisati
prima che il buio
invada l’anima.
Emozioni di passi a due
che si intrecciano
e sciolgono attese.
Pretese di eternità
oltre le bianche tende
di un sogno fatto materia.

COLONNE

Acqua
bisogno di un bicchiere d’acqua
quella con bollicine
che fanno ridere i pensieri.
Ebbra di trasparenze
lascio il vino nei grappoli
m’inebrio a ogni nostro ricordo
canto vecchie canzoni
mi strappo i pantaloni
cogliendo more.
E quando giunge la sera
mormoro la mia preghiera
laica e libera
per avere trovato nutrimento
e aver placato il tormento
di assenze
di colonne di vita mia.

Tutti i diritti riservati all’autrice