(by Izabella Teresa Kostka)
Il tempo non va misurato in ore e minuti, ma in trasformazioni.
(cit. Fabrizio Caramagna)

Oggi vorrei presentare un poeta nato nel lodigiano nel lontano 1948, un artista di spiccata sensibilità e maturità, una penna classica ma per niente demodé o all’antica. Giuseppe Leccardi è arrivato all’età della saggezza e dell’equilibrio interiore, della profonda introspettiva riflessione sull’umana esistenza e sullo scorrere dei nostri giorni. Ha lasciato lontano i giorni delle primizie tornando al loro sapore attraverso i versi spesso malinconici, colmi di sentimenti e preziosi ricordi.

Giuseppe Leccardi come il leggendario Merlino condivide con noi la conoscenza dei valori della vita e di ogni sua sorprendente sfumatura. La poetica di Leccardi non grida e non graffia l’animo del lettore ma conduce i suoi passi verso la consapevolezza e la rassegnazione, la purificazione spirituale e, in un certo senso, costringe ad un piccolo, intimo esame di coscienza.

Le liriche del Nostro sono come un abbraccio paterno e accogliente, come un prezioso coprispalle posato sul corpo infreddolito da troppe paure. Facciamoci incantare e guidare dall’armoniosa bellezza delle sue parole:

• ALCUNE POESIE SCELTE di Giuseppe Leccardi

RIFLESSIONI

Lo sguardo fissa attento l’orizzonte
seguendo il girotondo dei pensieri
nei ciechi labirinti della notte,
su fino all’altopiano delle stelle
dove regna il silenzio dei millenni.

Lì è l’attesa, il punto di passaggio
di comete che rincorrono l’istante,
il casuale infrangersi del tempo,
sul muro dell’umano calendario.

L’universo è lo specchio, la misura
del nostro breve, flebile respiro
dei nostri passi incerti, titubanti:
nani, in un mondo fatto da giganti.

BIVIO

Giunto all’incrocio che solleva dubbi,
al bivio degli estremi e dei contrari
m’interrogo, senza trovar risposte,
sull’origine del tempo e l’universo.

La vita è una meteora di luce
nel curvo tratto che disegna il cielo,
un breve istante, l’attimo fugace.

Il volo senza meta d’un pensiero,
la traccia lieve che non lascia il segno.

LONTANE ASSENZE

Voglio ascoltare il silenzio dei pensieri,
i passi incerti, timidi dell’alba,
l’affaccio sorprendente della luce
ai vetri dell’opaca sonnolenza
che nelle chiuse palpebre nasconde
il tremore dei sogni ed il mistero
che la notte distratta ci ha lasciato
in specchi rotti di lontane assenze.

VIA DI FUGA

Nella grande città che mi circonda
mi sento un numero qualunque
da una mano innocente estratto a sorte.

I sogni sono barche sul naviglio
sul filo di correnti alla deriva.

Vanno a lontani approdi di pianura
carichi di segreti desideri
cresciuti sule rive della notte.

La nebbia silenziosa là, in attesa,
è la balena bianca che li inghiotte.

LEGAMI

A te mi lega non una catena,
né una robusta corda, né un collare,
né il filo teso d’un burattinaio

e nemmeno mi sento prigioniero
in una gabbia stretta ma dorata
d’una solitudine pregressa

A te mi unisce l’amore profondo,
la trama fragile,complessa,
d’un condiviso identico pensiero
e la visione surreale del mondo.

ORA SOLARE

Nell’ora ritrovata, aggiunta ai sogni
o sottratta alla vita quotidiana,
il tempo di pensare e d’investire
in un progetto nuovo, da inventare.

La calma del silenzio mattutino
induce a rivedere il mio vissuto
al filtro d’una luce passeggera
che scivola su tende ricamate
appese alla finestra della stanza.

E l’anima risponde insonnolita
ancora prigioniera di quel sogno
che ci conduce altrove, sul confine
che divide le ombre dalla vita.

• NOTA BIOGRAFICA

Leccardi Giuseppe è nato il 27/03/1948 a Livraga (LO), paese della “Bassa” lodigiana ma da cinquant’anni vive a Milano. Laureato in Economia e Commercio ha lavorato in proprio come libero professionista ed è ora in pensione.
Scrive dall’età adolescenziale ma solo da pochi anni ha preso la decisone di estrarre dal cassetto i suoi scritti pubblicando due raccolte di versi con “Il mio libro.it”: “Diario poetico” nel 2010 e “Oltre ogni ragionevole incertezza” nel 2011.
Nel 2013 ha fondato il Gruppo “Poesia sull’aia in Cascina Linterno”, nell’antica cascina che la tradizione indica come dimora agreste di Francesco Petrarca a Milano.
Ha vinto diversi concorsi di poesia e ottenuto numerosi riconoscimenti.
Attualmente frequenta i gruppi: “Ogginpoesia”, “Poeti al Ponte delle Gabelle”, “Verseggiando sotto gli astri di Milano” e “Cesare Frigerio – Amici delle Parole”.
Nell’aprile 2018 ha pubblicato la sua terza raccolta di poesie “Settantadue” con AV Editoria, libro che nello stesso anno ha vinto il “Premio della Critica” del Concorso Internazionale di Arti Letterarie “THESAURUS – LA BRUNELLA” VII Edizione di Aulla e il “Premio della Giuria” del Concorso Internazionale di Poesia e Narrativa “CINQUE TERRE – GOLFO DEI POETI” XXX Edizione.

Il poeta Giuseppe Leccardi durante “Verseggiando sotto gli astri” a Sovico. Foto: Umberto Barbera