QUATTRO PENSIERI appartenenti al REALISMO TERMINALE

Autore: Izabella Teresa Kostka

MERCE SCADUTA

Si sgretola il mio mondo,
perde i pezzi,
difettosi bulloni di un macchinario
rimangono indietro nel tempo.

Sono merce scaduta
troppo sfruttata per ogni saldo,
mi arrampico sui vetri
come un ragno
e scivolo indifesa nel vuoto.

Mi prende in giro il destino,
si diverte all’impazzata
mentre io
tento di salvare le briciole
d’una vita frantumata.

PARTITA DI CALCIO

È una grande palla
questa nostra Terra
tracciata dai binari ferroviari,
divisa in campi multicolore
ove le statuine giocano a pallone.

Avvolta dal fumo del bene e del male
si strappa facilmente come un rotolo di carta,
sommersa, da anni, dalla differenziata
fa fatica a risorgere dal riciclaggio.

Azzurro pallone,
un po’ scucito,
assai amato da tutti i popoli,
ti sei messo in gioco coi dinosauri
per essere sconfitto dai piccoli mortali.

Spero
che venga per Te
il tempo supplementare!

RICICLAGGIO

Strade di Milano affollate di gente
aggredita dalle occulte polveri sottili,
di cartoni e barboni sfrattati in fretta
strappati come una non pagata bolletta.

Ripostigli di anime chiuse a chiave
ignorate come l’antiquariato in doppio saldo,
senza futuro e fuori scelta,
estranee alle telecamere del Grande Fratello.

Cortili che singhiozzano sottovoce
non sincronizzata su canali di largo ascolto,
sorrisi, volti, sdentate bocche,
amori riciclati tra la spazzatura.

Raccolta differenziata
di esseri umani.

APPESA

Vivo appesa
tra le pagine di un calendario
senza una stabilita meta,
il mio domani non avrà radici
perché non ho una fissa dimora.

Sono un aeroplano
dirottato dal malvagio destino
che deride ogni rimpianto,
l’imbarco parte da zero
e atterro su un suolo sbagliato.

Ho perso tutto il bagaglio
sulla rampa della perduta speranza.

Milano, 2018

Diritti intellettuali riservati

Izabella Teresa Kostka al Festival Internazionale di Poesia di Milano, l’evento dedicato al Realismo Terminale con Guido Oldani e Giuseppe Langella. Foto: Umberto Barbera.