FontanaRoma
(La mia “Roma di notte” – Scatto di Alessandra Schiaffi, che ringrazio -)

Raccogliendo esperienze
ne ho sentite di parole
forbite
gentili
ma vuote
di circostanza
dette per dire
e mai cercate
_almeno non da me_
l’assurdo paradigma
di chi il vuoto lo ha con sé
di chi pretende di riempirsi
di chi si sopravvive invano
e non s’è accorto ancora
che è inutile mi parli
se dentro è morto.

Sì, ne ho sentite di parole
spontanee
dirette
e ricolme d’onestà
dette per affetto
e mai cercate
_almeno non da me_
l’immenso prodigio
di chi incarna la pienezza
di chi m’acquieta senza sapersi
di chi dà senso ai miei giorni
e non s’è accorto ancora
quanta bellezza doni
ai miei sorrisi.

Gli incontri arrivano così _senza annunciarsi_
ufficialmente non li aspetta mai nessuno
anche se infondo li vorremmo tutti
e sono parte del nostro cammino
ché l’impossibile è rinnegare il destino.

Io mi soffermo a pensare spesso
e benedetta sia questa tastiera
m’aiuta a fare ordine
m’illumina la mente
m’insegna e meglio mi disegna
ma il mio sorriso lo dono agli altri
a chi non mi ha mai dovuto niente
e m’ha trattata come il tutto
perché anche non fossi in agenda
mi si vorrebbe adesso _da vivente_
ché battersi il petto domani
è del tutto indifferente.

 

_ Paola Cingolani 17/05/2019 _