di Silvia Turin

Uno studio italiano prova che le cause della malattia sono nei fattori «ambientali» che portano ad alterazioni geniche prevedibili. La ricerca si inserisce nella diatriba scientifica sul presunto ruolo della «cattiva sorte» nell’insorgenza dei tumori.

Non ci si ammala di cancro per caso o per sfortuna: lo confermano i risultati dello studio di un gruppo di scienziati dell’Istituto europeo di oncologia, appena pubblicato sulla rivista scientifica Nature Genetics e finanziato dallo European Research Council (ERC).

Le mutazioni sono prevedibili

I ricercatori, guidati da Piergiuseppe Pelicci, Direttore della Ricerca Ieo e professore di Patologia generale all’Università di Milano, e Gaetano Ivan Dellino, ricercatore Ieo e di Patologia generale dell’Università di Milano, in collaborazione con il gruppo diretto da Mario Nicodemi, professore all’Università di Napoli Federico II, hanno scoperto che una delle alterazioni geniche più frequenti e importanti per lo sviluppo del cancro, le «traslocazioni cromosomiche», non avvengono casualmente nel genoma, ma sono prevedibili e sono provocate dall’ambiente esterno alla cellula.

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