Neanche pretendessi la luna
_ quanto per me è divieto
per altri è consuetudine _
me ne vado all’arrembaggio
senza attracco alcuno
privata d’ogni risposta
inseguendo nubi cupe
_ ho cartografie inadeguate
sono illogiche e rivedibili _
avrei voluto essere sabbia
per poi mescolarmi al sale
e m’è piovuto sopra il mare…
In eterno dovrei solo guardare?
Non mi dovrei neppure stupire
sono quella dalla vela viola
sono piena di pietre in tasca
_ sono colei che poi s’adegua
come per sorte, priva di tregua _
ma l’acqua non si può legare
né mai gli oceani contenere
e se il vento si volesse alzare
mi troverebbe qui _ sull’orizzonte _
senz’altro desiderio che salpare.
“Landscape” – Kilwa, Tanzania – Courtesy by Andy Pellegrini Photography –
L’ha ribloggato su lementelettriche.
Speciali riflessioni poetiche, d’una personalità combattiva, sulla cresta d’onda della vita
Un sorriso,silvia
A volte, se ti piove addosso e hai una rete in testa, devi persino liquefarti: spero solo continui ad inondarmi la poesia.
Con lei e per lei si può anche naufragare allegramente.
La sofferenza insegna a resistere e ad esistere…
Grazie <3 @silviadeangelis40d