(by I.T.Kostka)

Parlando del Realismo Terminale (la corrente e filosofia artistica in cui ogni essere umano viene sottoposto alla supremazia degli oggetti e “l’oggetto diventa soggetto”), ideato dall’illustre poeta melegnanese Guido Oldani, bisogna assolutamente mettere in evidenza un altro importante testimone: il suo cofondatore Giuseppe Langella.
Professore universitario alla Cattolica di Milano, saggista, critico letterario, poeta e, soprattutto, la seconda insostituibile colonna del Realismo Terminale, sempre straordinarmente efficace al fianco di Guido Oldani. Sarebbe superfluo, da parte mia, aggiungere un commento riguardante la ricca e superlativa attività professionale di Giuseppe Langella. La sua nota biografica e le opere poetiche scelte parlano chiaro riguardo al suo enorme impegno e alla devozione nel diffondere la filosofia del RT. Il suo intelletto, dotato di profonda e dettagliata conoscenza degli illustri Maestri del passato, ha saputo unire in modo eccellente le conquiste classiche alle rivoluzionarie idee del Realismo Terminale, indicando insieme al M° Oldani un nuovo valido itinerario poetico ed artistico per il Nuovo Millennio. Numerosi saggi, pubblicazioni letterarie, antologie, prefazioni, rassegne specialistiche e diversi articoli sulle prestigiose riviste del settore fanno di Giuseppe Langella il personaggio di spicco nel variegato panorama letterario europeo.

Izabella Teresa Kostka, Milano 2019

NOTA BIOGRAFICA

GIUSEPPE LANGELLA
Nato a Loreto (Ancona), l’11 settembre 1952.

• Profilo accademico

È professore ordinario di “Letteratura italiana moderna e contemporanea” presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Cattolica del S. Cuore di Milano, dove dirige anche il Centro di ricerca “Letteratura e cultura dell’Italia unita”, con l’annesso “Archivio della letteratura cattolica e degli scrittori in ricerca”. È membro del Consiglio Direttivo della “Società italiana per lo studio della modernità letteraria” (MOD). Condirige la «Rivista di Studi Manzoniani».

• Produzione scientifica

Studioso di Manzoni e di Svevo, ha perlustrato altresì ampie zone della poesia, della prosa e della cultura militante dall’età del Risorgimento agli anni Duemila. Principali pubblicazioni scientifiche: Il secolo delle riviste. Dal “Baretti” a “Primato” (Vita e Pensiero, Milano 1982); Da Firenze all’Europa. Studi sul Novecento letterario (ibid., 1989); Italo Svevo (Morano, Napoli 1992); Il tempo cristallizzato. Introduzione al testamento letterario di Svevo (Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli 1995); Poesia come ontologia. Dai vociani agli ermetici (Studium, Roma 1997); Le ‘favole’ della “Ronda” (Bulzoni, Roma 1998); L’utopia nella storia. Uomini e riviste del Novecento (Studium, Roma 2003); Cronache letterarie italiane. Dal “Convito” all’“Esame” (Carocci, Roma 2004); Amor di patria. Manzoni e altra letteratura del Risorgimento (Interlinea, Novara 2005); Manzoni poeta teologo (1809-1819) (ETS, Pisa 2009).

• Rapporti con la scuola

È coordinatore nazionale della “Mod per la Scuola”. All’interno del “Tirocinio formativo attivo” (TFA) attivato in Università Cattolica ha tenuto i corsi di “Didattica della letteratura italiana”. Svolge da parecchi anni attività di formazione e aggiornamento degli insegnanti. Il suo interesse per la didattica della letteratura è culminato nella stesura, insieme ad alcuni colleghi (Paolo Gresti, Uberto Motta e Pierantonio Frare), di un apprezzato manuale ad uso dei trienni dei licei, Amor mi mosse (2019), uscito per le Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori. Per sua iniziativa, nella collana della “Modernità Letteraria” (Edizioni ETS, Pisa) sono usciti tre volumi di Atti dei seminari della “Mod per la Scuola”: Il Novecento a scuola (2011), La didattica della letteratura nella scuola delle competenze (2014) e Insegnare letteratura nell’era digitale (2017).

• Poeta

Come poeta ha esordito con Giorno e notte. Piccolo cantico d’amore (San Marco dei Giustiniani, Genova 2003). Con la raccolta Il moto perpetuo (Aragno, Torino 2008) ha vinto, fra l’altro, il Premio Metauro. Nel 2013 ha dato alle stampe, nella “Lyra” di Interlinea, La bottega dei cammei. 39 profili di donna dalla A alla Z, Premio Casentino. Nel 2015, sempre per Interlinea, nella collana “Passio”, ha pubblicato il Reliquiario della grande tribolazione, ispirato al calvario della Grande Guerra, Premio Alpi Apuane. Suoi testi poetici sono comparsi in diverse riviste, tra cui “Poesia”, “Incroci”, “Soglie”, “PoliScritture”, “Euterpe”, nonché in siti dedicati, come “Ossigeno nascente”, in antologie tematiche e in rassegne di festival di poesia. Con Guido Oldani è tra i promotori del “Realismo terminale”. Negli “Argani”, collana Mursia diretta da Oldani, è uscita per sua cura, nel 2017, l’antologia del movimento, Luci di posizione, dove figura anche in veste di poeta.

• ALCUNE POESIE SCELTE

C-OTTIMISTI

Ragionieri, stagiste, calciatori,
modelle, segretarie, tute blu,
lavoratori stagionali in nero,
siamo come padelle in mano a un cuoco,
che devono vedersela col fuoco,
congegni a molla cui dare la carica.
Pezzi di ricambio, o al massimo bijoux,
quando, pile esauste, non serviremo
più, ci smaltiranno in una discarica.

PENDOLARI

Commesse e impiegati, agenti di borsa
saliti di corsa, si sta stipati,

in piedi nei vagoni, le mattine,
come tante lattine nei cartoni;

e manca l’aria, peggio dei sacchetti
sotto vuoto di filetti d’otaria.

Alle stazioni il treno slot-machine
sgancia belin al posto dei gettoni.

Esodo giornaliero: ovunque vada,
è un’autostrada col bollino nero.

PERSONAGGI E DESTINO

Quelli che non guardano dove vanno,
quelli che invece sanno quel che fanno;
quelli che è sempre festa, beati loro,
e quelli che si angustiano per tutto,
scuri in volto più di un vestito a lutto;
quelli che è un dramma perdere il lavoro,
vuoti come vecchi piatti sbeccati,
e quelli che ti asfaltano spietati,
che time is money e nuotano nell’oro:

burattini, comparse e figuranti
del più grande spettacolo di massa,
con carte di credito o in contanti
devolvono tutti a un’unica cassa.

MEMORIE DAL SOTTOSUOLO FAVOLETTA ECOLOGICA

(Dedicata a Greta Thunberg e ai milioni di studenti di tutto il mondo
che venerdì 15 marzo 2019 hanno manifestato per il futuro del pianeta Terra)

– Cos’è la notte, nonno?
– È come quando spegni
la luce perché hai sonno.
Solo che cala in cielo.
– E il cielo che cos’è?
– Fa’ conto un grande velo
disteso sulla testa,
tempestato di strass,
da sfoggiare a una festa.
– Che bello! E l’hai mai visto?
– Da bambino, in un tempo
di questo meno tristo.
La vita era diversa:
si svolgeva all’aperto,
al sole e all’aria tersa;
non così, sottoterra,
cacciati dallo smog
e dall’effetto serra
nella città di Dite,
come topi di fogna,
chiuse tutte le uscite.

Giuseppe Langella

Tutti i diritti riservati all’autore

Prof. Giuseppe Langella, foto: Umberto Barbera
Il Prof. Giuseppe Langella e il M° Guido Oldani al Festival Internazionale di Poesia a Milano, durante l’evento dal titolo “L’uguaglianza delle diversità” con la presentazione dell’ultimo libro di Guido Oldani con l’introduzione di Giuseppe Langella “La guancia sull’asfalto”, 2019; foto: Umberto Barbera