Momenti di poesia. Un goccio d’anima, di Yuleisy Cruz Lezcano

61115922_2185459138199114_2064828711785463808_n

Un goccio d’anima

Difficile scrivere della sofferenza

quando la sofferenza soffre il buio

di un corpo accanto alla luce.

Madre, ho cantato

alla sofferenza che conduce

a quel che muore

di morte lontana.

Ti ho immaginata vigile e sana,

seduta al portico del presente sguardo.

Ho sperato nel sasso del traguardo

il filo rigido piegato agli eventi.

I tuoi occhi pieni di lacrime,

di silenziosi lamenti

nulla rispondono,

sono andati,

chissà dove sono andati?

Sono il rumore di perdoni scordati,

rumori di fuga attraversati

dalla notte dei corpi.

Notte affamata, entra nella morte

con gli occhi aperti,

crea nella coscienza deserti

e poi se ne va,

come se non fosse successo niente.

Corre indietro il mio vestito insistente

con la stessa impazienza

che avevo da bambina,

cerca il passato, ma non sa dove va,

cerca una mano alla mano vicina.

Con la memoria di un bacio apparente,

chiudo gli occhi, come bambina persa

che stringe il talismano della buona sorte

e prego a quel respiratore

che ti allontana della morte

di soffiare nel tuo corpo

un goccio d’anima che parli

come la vita parla.