LE TUE DOLCI FORME, di Gregorio Asero

LE TUE DOLCI FORME.

La mia anima si riempie di impazienza
mentre il desiderio d’amore
sbatte contro le dure porte del tuo cuore.

È difficile chiudere una speranza
così come è difficile soffrire per amore.

Io porto il tuo pudore nel mio cuore
e con la mano aperta
come il palmo del seminatore
spargo lacrime amare sul mio cammino.

E così
solitario nei mesi e negli anni
cresce la mia dolce sapienza.

Io lo so che un mattino
forse
ancor prima dell’aurora
tu verrai al mio giaciglio
e forse per amore
o forse per pietà
piegherai i tuoi lunghi capelli
a carezzare questo stanco e vecchio corpo.

Solo allora forse morirò contento
e mentre ti guarderò un’ultima volta
allo specchio deforme dei miei sogni
non mi spaventerò se dovessi svegliarmi
giacché io scorgerò solo le tue dolci forme.

da “ARCADIA”
di Gregorio Asero
copyright legge 22 aprile 1941 n. 633