BASTA! free shopping delle imprese italiane, di Pier Carlo Lava

Alessandria today: Sono anni che il nostro paese è diventato preda da cacciare delle multinazionali che che non trovano nessun ostacolo a fare acquisti di imprese in ogni settore merceologico, siano esse società di piccole, medie o grandi dimensioni, arrivano fanno la loro offerta e acquistano.

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Il numero delle imprese italiane sopratutto nei grandi brand conosciuti e affermati nel mondo, per qualità dei prodotti, innovazione e design finite in mano a società estere ormai non si conta più come se non facesse notizia.

A volte poi succede come nel caso della Pernigotti di Novi Ligure un antica e rinomata società italiana del settore dolciario famosa per il torrone, i cremini, i gianduiotti, le uova di Pasqua e i preparati per gelateria che viene acquistata da una società turca, strapagata e malgestita al punto che in pochi anni accumula milioni di euro di perdite e poi decide di chiudere lasciando sul lastrico centinaia di lavoratori.

Oppure come nel caso del Mercatono UNO che recentemente era stato acquisito da una società che in solo otto mesi ha accumulato perdite enormi e ora di colpo ha deciso di chiudere senza preoccuparsi della situazione di migliaia di lavoratori e delle relative famiglie e ovviamente nessuno Governo compreso si è preoccupato di verificare chi era la società acquirente…

Ultima notizia in ordine di tempo è l’acquisto da parte della francese Lactalis che ha aggiunto al suo carrello della spesa in Italia il parmigiano reggiano della Nuova Castelli che va a fare buona compagnia ad altri nomi storici italiani tra cui Parmalt, Galbani, Invernizzi, Locatelli e Cademartori.

Si potrebbe dire che il pesce grande mangia il più piccolo, che così va il mondo, che non c’è niente da fare, forse sarà vero, ma forse sarebbe il caso che il Governo italiano così come quello francese, si decidesse a prendere seri provvedimenti per meglio tutelare le imprese italiane.

Su questo argomento però i politici italiani indipendentemente dal colore della loro casacca purtroppo hanno ancora molto da imparare, perciò hanno permesso che il nostro paese sia un supermercato di acquisto delle imprese da parte di società estere.

E forse anche certi imprenditori italiani, senza per questo fare di tutte le erbe un fascio dato che bisognerebbe conoscere nei dettagli e valutare caso per caso ogni singola situazione, prima di vendere dovrebbero pensare ai padri fondatori della loro impresa, che si rivolterebbero nella tomba se sapessero che l’impresa che hanno creato è finita in mani estere.