Oggi vi proponiamo un breve excursus delle opere più importanti di Charles-François Daubigny. Pittore e fine incisore, inizialmente Daubigny fu pittore di soggetti storici, ma a partire dal 1843 si avvicinò alla pittura e alla grafica di paesaggi..

A bordo del suo battello battezzato Le Botin, il maestro realizzò una serie di acqueforti che faranno la sua fama di incisore. Le sue acqueforti sono impregnate di un timbro lirico molto evidente. 

Incise di getto, senza ritocchi, con perizia tecnica e sensibilità grafica, riuscì a tradurre in emozioni la sua passione per la natura e la pittura en plein air. Nel 1852 incontrò il grande maestro Jean-Baptiste Camille Corot e questo fu per lui l’inizio di opere delicate e raffinate.  

La sua produzione incisoria conta 150 stampe, più numerose illustrazioni per libri, spartiti, giornali di viaggio e romanzi. 

Fu il primo tra gli artisti della vecchia generazione ad apprezzare e sponsorizzare l’opera degli impressionisti e divenuto membro della giuria del Salon, fece di tutto per difendere i quadri e le opere che gli artisti emergenti tentavano di esporre.

In molte sue acqueforti ritroviamo intensi effetti di luce dove la pace dei campi e la quiete in giornate primaverili sono elementi inconfondibili della sua arte. 

Ricordiamo alcune sue incisioni particolari quali Claire de lune à Valmondois, Lever de lune, Soleil  couchant. In queste incisioni l’artista trovò non pochi problemi nel trasferire sul rame l’irradiarsi della fonte luminosa lunare, affinché non apparisse solare. 

Ma la sua padronanza del mezzo tecnico non ostacolò il risultato finale pervaso dal fascino della tranquilla campagna francese. 

Spesso utilizzò linee orizzontali e verticali, rinunciando ai forti chiaroscuri e alle fitte linee incrociate per dare la sensazione e lo spazio ad una profondità di campo più accentuata. Morì a Parigi il 18 febbraio 1878.