massiccio alitare d’esili vertebre diafane
nella sagoma lucida esasperata allo zenit
svela tenace fermento nel contorno ammansito
da friabili arbusti in acquitrini raffermi
sottile libellula
s’addentra veloce nello stagno accattivante
negli agguati acrobatici d’avvolgente rapidità
s’impennano alghe semoventi
in velate trappole trepidanti collisioni d’insetti
vittime di spietata mandibola
nell’anfiteatro della natura
recita cruda nell’assenso dell’iride
@Silvia De Angelis
Interessante è sempre bello leggerti
E’ sempre un piacere averti tra le mie righe, dolce poetessa, felice giorno
La libellula un delicato essere dalle movenze eleganti e diafane, purtroppo a volte rimane vittima di altre super specie, come sovente accade in natura. Versi armoniosi alla lettura!
Sempre di rilievo le tue osservazioni, poetessa, un abbraccio
brava come sempre
Grazie infinite, Stefano, buon pomeriggio e un saluto
L’ha ribloggato su quandolamentesisveste.