libellula

massiccio alitare d’esili vertebre diafane

nella sagoma lucida esasperata allo zenit

svela tenace fermento nel contorno ammansito

da friabili arbusti in acquitrini raffermi

sottile libellula

s’addentra veloce nello stagno accattivante

negli agguati acrobatici d’avvolgente rapidità

s’impennano alghe semoventi

in velate trappole trepidanti collisioni d’insetti

vittime di spietata mandibola

nell’anfiteatro della natura

recita cruda nell’assenso dell’iride

@Silvia De Angelis