Se io potessi rinascere
e scegliere una forma nuova
vorrei essere una pianta in fiore
per meglio operare la trasformazione
_ ché da seme il vento mi porterebbe
e posata la terra mi sarebbe manto _
metterei radici forti
potrei germogliare su uno stelo
la pioggia diamantina diventerebbe carezza
sarei variopinta e potrei sbocciare
_ alzerei la testa e mi aprirei al mondo
senza timori e con gran naturalezza _
perché se fossi un fiore
sarei bellezza senza alcuna misura
e profumo tanto intenso da ammaliare
il sole si accenderebbe per scaldarmi
la rugiada mi sveglierebbe la mattina
e _ persino la luna _ mi saluterebbe ogni notte
dei fiori si curano tutti
e li coltivano delicatamente
ne hanno riguardo e ammirazione
attenzioni negate alle persone
specie a quelle dell’altra metà del cielo
che _ ugualmente vive _ sono più calpestate
eppure l’umanità avrebbe dovuto
quasi per diritto trascendente e divino
vedere _ in ogni vita _ la meraviglia infinita
Opera dell’artista Sabina Comizzi gentilmente concessa a Paola Cingolani
@lementelettriche 15/06/2019
Una chiusa significativa, e straordinariamente bella, in questa lirica che emana, nella sua lettura, essenza d’amore.
Poesia molto apprezzata
Grazie @silviadeangelis40d, ho spesso riflettuto sulla vita, sulla bellezza della vita e su come – con così poco – la si calpesti violentemente. I fiori, al contrario, sebbene sradicati, in vita non si prodigano di pensieri e godono dell’universo intero, assurgendo a simbolo di perfezione.
Amo i fiori ma nessuno più me li regala.
Forse è il prezzo dell’indipendenza.
La tua è un’osservazione attenta e degna di profonde riflessioni. Un caro saluto
C’è sempre quel dialogo a più voci in me: non posso non ascoltarle.
<3