Ho osservato la mia scogliera
sempre immobile
principio di stabilità assoluta
si staglia là
è equidistante
tanto da me
quanto dall’orizzonte.
Ho riflettuto molto a lungo
l’ho mirata e rimirata
anche se coperta d’onde
emerge dal mare
non si sposta
la vedo svettare
quasi a reclamarti dal cielo.
Di fronte a quella scogliera
come fosse casuale
sulle altre pietre
più bianche
più giovani
fra sabbia e acqua blu
viene anche mia figlia
lei magari ti trova
nel profondo
come me.
Per possedere mondi sommersi
qui dove ogni singolo scoglio
è stato nostro approdo
la nostra stessa vita
il più antico eri tu
l’universo tutto
che alberga
ancora
in te.
Su quell’arenile
solido supporto
l’ingegno di tua nipote
e tu sai quanto ti cerca
per arginare l’erosione
non certo della costa.
Dovrò ingegnarmi anche io
ché _ a dirtela così com’è _
sono sofferente
d’una smania
cronicizzata
e resto qui
sulla riva
a pesare
come se
a muovere me
non bastasse
una draga.
@lementelettriche – 18/06/2019 – Giulia by Mary Della Giovanna Photography –
L’ha ribloggato su lementelettriche.
Un dire poetico molto raffinato, in cui soggiornano le sensazioni più segrete, d’un profondo sofferente, lontano
da vivide emozioni…
Lirica molto apprezzata
<3 @silviadeangelis40d