FIORI E DINTORNI di Nadia Presotto e Renato Luparia

L’ AQUILEGIA

L’Aquilegia Vulgaris appartiene alla famiglia delle Ranunculacee; originaria dell’Europa, è chiamata anche colombina, amor nascosto o amor perfetto.
Pare che il nome aquilegia derivi dal fatto che i suoi particolari fiori, formati dai petali che si prolungano in speroni uncinati, siano simili al becco o agli artigli dell’aquila.
E’ una pianta erbacea perenne, rustica, dal bel fogliame che nell’inverno scompare, per poi germogliare in primavera.
Predilige un terreno soffice e fresco; fiorisce in maggio – giugno ed i suoi fiori sono di vari colori, secondo le varietà, e dopo la fioritura è consigliabile tagliare i fusti a livello del suolo. L’ altezza, dipende dalle specie, varia da 20-30 centimetri a 90 centimetri.
Si seminano in primavera, utilizzando del terriccio leggero ricco di sabbia e torba e si trapiantano a settembre in posizione parzialmente ombreggiata. La moltiplicazione avviene dividendo il cespo tra ottobre e marzo, gelo permettendo.
Esistono più di 100 specie di aquilegia; le più basse vengono utilizzate per il giardino roccioso, quelle più alte per le aiuole ed il bordo misto. Stanno bene se piantate vicino a felci e campanule.
E’ una pianta medicinale con proprietà antisettiche, calmante e detergente. Fino al 1800 era usata soprattutto per curare disturbi nervosi, ma attenzione, è una pianta velenosa, coltivatela solo per i suoi singolari ed eleganti fiori!