Momenti di poesia, di Loredana Mariniello

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Ipocondriaca è la staticità di cui ti sei infatuato,
plasmata in un usignolo di cera,
resta immobile in un angolo di gabbia da mane a sera,
rischiando di sciogliersi con l’arsura
del primo sole di primavera
Di certo, almeno una volta, vorrebbe poter sorvolare
ignoto alla paura, mari, montagne e pianura,
piroettare oltre il fiume,
seguirne le sponde da segugio fedele,
giocare a nascondino
smarrendosi nel folto delle betulle,
rincorrendo tremule chimere.
Mirare il rigoroso rigoglio della quercia
e dell’abete,del pero, dell’acero,
del ciliegio selvatico che innamorato
si avviluppa al provocante luppolo,
mentre sorge l’alba e un quadro meraviglioso
merita la grazia di un riverente inchino
quando il sole fiammeggia a mezz’aria
come fosse prezioso oro zecchino,
ma l’usignolo immobile ancor non azzarda il volo !
Non accoglie col suo ospitale canto
il visitatore attento di tanto stupefacente splendore !Tutto avvolto nel torpore di una profonda quiete,
non ha più sete di vita ,
non gli corrisponde la bellezza inaudita
del naturale abbraccio circostante !
Fitta è la nebbia che gli offusca l’orizzonte.
Se la finestra resta serrata,
preclusa è l’aria fresca oltre una via d’uscita !
Solo nel sogno l’anima sua solitaria
sente di possedere un’origine divina,
ma allo sfumar del sonno un già debole cuore si fredda
e perde le sfumature dell’avvenire
Cresce inebriando l’atmosfera il profumo della stagione nuova,
d’intorno s’ode l’ armonia di un insolito coro :
la quaglia che frulla;
l’allodola che trilla,
reclama a sè il compagno una gru che squilla.
Di sorprendenti suoni echeggia l’immensa campagna,
invece, scende un torrente di lacrime
dagli occhi dolci di quella piccola creatura
e una segreta malinconia svela:
fragile è la sua volontà che un risveglio anela,
non spera nel desio di una vita migliore,
non la scuote un’interna rivoluzione
o l’espandersi furioso di un’improvvisa emozione
che sbaragliando l’ostinata esitazione
s’impone sovrana sottomettendo la ragione
come il miracolo di una goccia d’amore
piovuta incauta in un abisso di male !