La mia esperienza al pronto soccorso, di Pier Carlo Lava

Ho scritto questo post per ringraziare il dott. Andrea De Francisci, la dott.ssa Giovanna Greco e gli infermieri per l’efficienza, la professionalità, la tempestività e l’umanità, che nonostante le carenze di personale hanno dimostrato, non solo nei miei confronti ma anche con tutte le persone che in quelle sette ore ho visto arrivare e transitare dal pronto soccorso che considero un fiore all’occhiello dell’Ospedale di Alessandria.

Alessandria today: Alcune settimane fa sono stato accompagnato al Pronto Soccorso di Alessandria a causa di uno sbalzo della pressione arteriosa con dolori al petto con il timore di un possibile infarto.

Pronto soccorso Alessandria ok copia

Arrivo alle 17.00 e vengo subito ricevuto dall’infermiera allo sportello, la quale dopo averle esposto i sintomi mi fa immediatamente accedere all’interno, sdraiare sul lettino barella mi collega i cavi per un elettrocardiogramma oltre a misurarmi la pressione alfine di accertare se sussisteva un infarto in corso.

L’esito dell’ECG anche in presenza di pressione alta non evidenzia l’infarto ma il protocollo del pronto soccorso in situazioni simili prevede un ulteriore serie di accertamenti  finalizzati a verificare con certezza la situazione.

Vengo così accompagnato sempre sdraiato sul lettino barella all’interno nei pressi di uno dei quattro box dove ci sono i medici che con orario continuato visitano i pazienti, dopo qualche minuto un infermiere ma fa entrare nel box dove c’era il dott. Andrea De Francisci oltre ad una equipe di infermieri.

Nuovo ECG, Ecografia, prelievo del sangue, un farmaco per abbassare la pressione e RX al torace, in seguito vengo trasportato nell’area di fronte ai box dove ci sono molti altri pazienti in attesa dei risultati degli esami clinici.

Il protocollo prevede che devo attendere tre ore per un nuovo prelievo del sangue, a seguito del precedente e di quello ci può essere la smentita o la conferma di un possibile infarto anche pregresso (cioè avvenuto poco prima del mio ricovero) mi spiegano che in caso di infarto avviene la rottura di alcune cellula cardiache con rilascio di enzimi che vengono evidenziati dagli esame del sangue.

Arrivano gli esiti del primo esame che sono negativi e ovviamente più tranquillo resto in attesa del secondo, verso le 23.30 c’è anche l’esito del secondo esame del sangue, arriva un infermiere che mi dice venga pure dentro il box ma a piedi tanto la mandano a casa.

Seguo l’infermiere entro nel box dove trovo ad attendermi la dott.ssa Giovanna Greco che nel frattempo era subentrata al dott. Andrea De Francisci, dopo avermi fatto qualche domanda mi conferma che non ci sono segni di infarto, mi consiglia di fare in seguito anche un esame cardiologico sotto sforzo (pedalare su un bicicletta collegato agli elettrodi per 5 step con la pressione sui pedali in  aumento) a quel punto la ringrazio e me ne torno a casa verso mezzanotte…

Ho scritto questo post per ringraziare il dott. Andrea De Francisci, la dott.ssa Giovanna Greco e gli infermieri per l’efficienza, la professionalità, la tempestività e l’umanità, che nonostante le carenze di personale hanno dimostrato, non solo nei miei confronti ma anche con tutte le persone che in quelle sette ore ho visto arrivare e transitare dal pronto soccorso che considero un fiore all’occhiello dell’Ospedale di Alessandria.