Momenti di poesia. ESTATE, 7 poesie di Patrizia Benetti

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Girasoli

Lunghi gambi e
infiniti petali gialli
a rincorrere il sole

Attendo l’estate
e i suoi chiari di luna
tu che ti affacci alla finestra
e mi sorridi
i grilli che cantano
e noi che indugiamo
occhi negli occhi.
Attendo l’estate
e i papaveri
tra i campi di grano
le stelle gemelle
la tua e la mia.
Poi birre ghiacciate
brividi a pelle
e baci rubati giocando
con la notte.

GIALLO
Dicevan fosse matto
ma il genio è tutto matto
e Vincent amava il giallo
del sole, del grano, dell’abbaglio
della sua campagna dorata
stupenda, solitaria, alienata.
E Vincent amava i colori sgargianti
i girasoli, gli iris, le notti affascinanti.
E io m’inchino al suo genio sofferto
e a tutta la bellezza che ci ha offerto.

Si sta a maggio
come rondini smarrite
come boccioli infranti
col miraggio dell’estate
tra le mani.

La vita

è imprevedibile
come il mare
ti può baciare
ti può inghiottire.

Scelgo un sole forte
che frantuma lacrime
spettina nuvole
sgretola muri
e in cambio dona
castelli in aria
e manciate di gioia.
Scelgo mattini laboriosi
cammino e corro
scaccio la tristezza.
Scelgo buona musica
l’anima in pantofole
pensieri in libertà
sulle ali della fantasia.

Sole scalda

sorride sornione

sulla spiaggia stipata.

Sole stanco soccombe

stinge, stempera sanguigno.

Spettacolo sensazionale

sensazioni struggenti.

Sera seguirà

Scuro sipario.

Stelle sibilline e

sfera silente

scandiranno sonni

scaveranno sogni

solitudini, speranze.