Lento sfiorire di luce
albeggia sulle colline in fiore,
l’estate si porta accanto
un dolce amico del cuore,
e il tempo scorre con 
le sue note zigane,
carosello di violini ,
fisarmoniche a cantare,
un gabbiano prova il suo 
risveglio sopra il mare
e tubano le tortore
sui fili d’elettricità naturale.
S’alza il velo della nebbia
come lenzuolo coperto
sopra il destare del mondo,
come vorrei fermare
il tempo su queste note,
senza essere trascinato
nel pulviscolo del sole,
la vita trascorre
nel ruminar del giorno
scandendo l’attimo
che a mal pena posso trattenere,
e subito si fece notte
senza pensare.

Roberto Busembai (errebi)

Immagine: Igor Morski