Non ci si può arrendere davanti alle avversità, di Giannunzio Visconti scrittore
Non si può disconoscere la sensibilità umana che impregna ogni pagina dei manoscritti di Giannunzio Visconti, lavoro sapiente di autenticità, nella ricerca di un iter educativo che possa porsi come fondamento per la crescita morale e materiale dei giovani.
Troppo spesso accade, che per le nuove generazioni manchino punti di riferimento, non sanno più a chi chiedere spiegazioni, sono confusi dinanzi alla complessità del mondo.
Non pronti a districarsi nei mille problemi adoloscenziali, si perdono in errori che a volte diventano irreparabili. Ben venga quindi un saggio per loro, una prima impronta tracciata nel solco di un percorso esistenziale che deve proiettrarsi verso la vittoria e non aderire supinamente alla sconfitta.
Non ci si può arrendere davanti alle avversità, è una questione d’amor proprio, ma anche un fatto che travalica la sfera individuale per approdare alla formazione di uomini che possano essere gli artefici di un mondo migliore.
Negli scritti si colgono con immediatezza questa volontà di paladino delle coscienze, di non sudditanza verso il male,di agire munendosi delle apposite linee di protezione interiore.
In qualche citazione si scorge il tentativo, del teatrante Visconti, perchè vi è molta di quest’arte nei racconti narrati, di voler essere motivo di alleggerire i più deboli dalle false illusioni, che come seduzioni mortali possono far declinare nel buio della coscienza, una generazione di giovani di cui abbiamo bisogno.
Non tuttavia come esseri spenti o delusi,incapaci di avere delle visioni, ma come uomini coraggiosi idonei a guidare il loro tempo. Così questi testi diventano una mostra, tutta una guida morale a cui rifarsi per non soccombere e lascarsi suggestionare dalle false aspettative e dalle ambizioni sbagliate.
Abbiamo sempre un bisogno di conoscenza e di verità. Gli elaborati del teatrante, intrepido e saggio, cercano questi obiettivi e in molte occasioni li trova.