Genova, un anno dopo torna il governo dell’occasione mancata

GENOVA Il requiem del governo ha scelto Genova per essere suonato. Proprio questa città che è stata, nel dolore del crollo del ponte e delle 43 vittime del Morandi, il grande palco italiano della marcia trionfale dell’esecutivo giallo-verde.

4675002_0021_genovacdm

Il simbolo di come una nuova classe dirigente avrebbe risanato l’Italia partendo da questa valle di lacrime chiamata Polcevera. E invece, la Grande Occasione s’è trasformata nel Grande Naufragio.
Arriva oggi Toninelli, insieme a tutti gli altri, un anno dopo, a rappresentare la rinascita genovese e italiana che non c’è e che s’è incagliata vanificando se stessa e le sorti del governo sulle macerie del ponte Morandi.

Che poteva, doveva, assurgere a esempio di scuola della capacità costruttrice e ricostruttrice della politica finalmente libera da ideologismi e invece si è perso tempo, non si è saputo avviare un piano infrastrutturale ampio e anche alternativo al ponte (le polemiche e i blocchi della Gronda ne sono la sconfortante dimostrazione), si è scatenata una guerra di religione anti-capitalista sulle concessioni ad Autostrade. 

Ponte Morandi, Genova riparte: primo pilastro pronto tra un mese

GLI SFOLLATI
E nella perdita infinita del tempo restano aperte questioni dolorose, come quella degli sfollati che ancora non sanno dove andare. Ma sanno, molti di loro, che oggi non devono andare e non andranno alle celebrazioni ufficiali, proprio come reazione alla politica grillesca del non fare.
Quella per cui Di Maio e Toninelli invece di occuparsi della sostanza della questione – ossia del come rilanciare una città ferita, del come dimostrare che l’approccio pragmatico e fattivo ai problemi del Paese sia il vero cambiamento – hanno attizzato guerre di retroguardia non in grado di risolvere nulla… continua su: https://www.ilmessaggero.it/pay/edicola/genova_anniversario_governo_crisi-4675002.html