Momenti di poesia. Al di là del dolore, di Dario Menicucci

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Il mare

è un deserto liquido

di onde indifferenti

e urla di vento.

La luce dell’alba

lo svela sconfinato

e invalicabile.

Un cimitero di onde

dove gli uomini 

sotterrano

chi cerca 

di ritornare uomo.

Avvolto in stracci

logori

una madre

stringe un bimbo

imbrattato d’odio

e di guerra.

L’acqua ormai bagna

il flebile pianto,

quelle mani stremate

forti d’amore

e disperazione.

Nessuna lacrima

in occhi

che non sanno

più piangere

nessun lamento

su quelle labbra

impastate di sale

e di violenza.

Tra le grida

intorno,

gelide di paura

e lo scricchiolio

di legno marcio

della barca inclinata,

un pescatore

un volto antico

scolpito dal sole,

impotente

nel piccolo scafo

già colmo di corpi.

Gli sguardi si toccano

indugiano un attimo

poi entrambi

tendono le braccia.

La donna impassibile

si lascia morire

stringendo ora in mano

soltanto la schiuma

di quell’azzurro infinito.

L’uomo, di pietra,

abbraccia quel dono

e capisce

che esiste qualcosa

al di là

del semplice dolore

foto tumbir