A cura di Manuela Moschin

Buongiorno, vi presento lo scrittore Fabio Giorgino e il suo Thriller “Le ragioni della follia”.

Complimenti Fabio!

Trama:

Su una spiaggia del litorale tarantino viene ritrovato il cadavere di un docente universitario sulla cui spalla è stato impresso un marchio a fuoco raffigurante un fiore di loto.

Il commissario Spiro Fusco si occupa del caso. Vive insieme alla figlia da quando Angela, tredici anni prima, ha abbandonato entrambi senza una apparente ragione facendo perdere le sue tracce.

Le indagini lo porteranno in modo inaspettato a fare i conti con il proprio passato e a sollevare il velo di mistero sull’abbandono di Angela.

Estratto

Il torpore cominciò a diluirsi, lasciando posto a una lucidità frammentata. Guglielmo Lombardi sollevò le palpebre pesanti più volte prima di riuscire a tenere gli occhi aperti. Stava seduto, un bavaglio stretto sulla bocca e polsi e caviglie legati ben saldi a una vecchia sedia arrugginita. Lo spazio intorno era sfocato e liquido, un groviglio di linee flebili e grigi toni smorzati. Si sforzò di mettere a fuoco le immagini e una fitta alle tempie gli fece stridere i denti. Lentamente ogni cosa cominciò a prendere forma e colore. Un lume a gas su un tavolo da campeggio illuminava uno spazio circoscritto, mettendo in risalto alcuni oggetti dai contorni indefiniti. Osservando il vetro opacizzato del lume prese coscienza del sibilo del gas che ronzava continuo nelle orecchie, mentre un rumore sordo proveniva dall’esterno con un ritmo intermittente. Si concentrò su quel suono ipnotico e rassicurante, sembrava famigliare.

 

La risacca… sono vicino al mare, pensò.

Sul tavolo adesso riusciva a distinguere un martello, un grosso giraviti e un pacco di guanti in lattice. L’ambiente era umido e freddo, impregnato di un effluvio salmastro. Si guardò intorno, le pupille avevano cominciato ad abituarsi alla poca luce in quell’ambiente che sembrava avere confini indefiniti e bui. Riuscì a distinguere le pareti dall’intonaco grigiastro quasi completamente scrostato, in alcune parti la malta fra gli interstizi era stata grattata via dall’azione erosiva della salsedine e dell’umidità.

La paura aumentò fino a disperdere gli ultimi segni di intorpidimento. Guglielmo si sforzò di riprendere i ricordi per ricostruire il passato recente. Non aveva idea di quanto tempo fosse trascorso, potevano essere state le nove di sera, era comodamente seduto in poltrona davanti alla tv. Il telegiornale era finito da poco e stava per iniziare il posticipo della seria A di calcio. Era accaduto tutto in pochi istanti: un colpo secco alla nuca, poi il nulla, il suo ricordo svaniva lì.

Uno schioppo sordo interruppe il flusso di pensieri, quasi all’unisono partì un secondo sibilo alle sue spalle, identico a quello del lume sul tavolino. Tentò di ruotare il collo a destra e a sinistra, senza riuscire a vedere. Si divincolò più volte rischiando di ribaltarsi, alla fine cedette e chinò il capo ansimando. Si guardò i piedi: erano nudi, in quello stesso istante percepì la fredda rugosità del lastricato e sentì un brivido salire lungo la schiena fino a solleticargli il collo. Fece scivolare lo sguardo incredulo sul proprio corpo: indossava solo mutande e maglia.

Cominciò a tremare di freddo e di paura.

Ci fu un leggero spostamento d’aria alle sue spalle, poi il caldo alito di un respiro gli sfiorò un orecchio, trasformandosi in un sussurro: «Infliggerò castighi furiosi, e sapranno che io sono il Signore quando eseguirò su di loro la vendetta.»

Guglielmo Lombardi sbarrò gli occhi, cercò di parlare ma ne uscì solo un gemito strozzato. La persona che aveva recitato il passo biblico gli sollevò la maglia da dietro rovesciandogliela sul capo. Un clangore metallico lo fece sobbalzare e una mano spinse forte sulla nuca, facendolo piegare in avanti. Pochi istanti di sospensione, poi un improvviso e intenso bruciore alla spalla sinistra. La pelle sfrigolò a contatto con qualcosa di rovente rilasciando un odore acre di carne bruciata. Guglielmo Lombardi serrò i denti sul bavaglio sollevando ritmicamente le spalle in un respiro sincopato, poi sentì la vescica rilassarsi e un caldo bagnato fra le cosce.

Chi è Fabio Giorgino?

Fabio Giorgino è nato il 23 novembre 1968 a Maruggio (TA) dove vive tutt’ora.

Sposato, con due figli, fin da ragazzo si appassiona alla pittura e alla lettura, cominciando fin da subito ad apprendere le tecniche dell’arte figurativa, in particolare paesaggistica.

Nel 2011 inizia a coltivare il sogno di scrivere un thriller ambientato a Taranto. Dopo otto anni di riscritture e revisioni riesce finalmente ad autopubblicare il suo romanzo d’esordio dal titolo “Le ragioni della follia”.

Per contatti:

– facebook/Le ragioni della follia – Thriller

– instagram/le_ragioni_della_follia

Autore: Fabio Giorgino

Titolo: Le ragioni della follia

genere: Thriller

Editore: Autopubblicato con Amazon KDP

data di pubblicazione: 19 luglio 2019

pagine: 335