Momenti di poesia. LA DEA DELLA SOLITUDINE, di Gregorio Asero

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LA DEA DELLA SOLITUDINE
Ho una strana malattia che stringe il mio cuore
si chiama mistero
e si trova in fondo al mio mare
in compagnia della dea
che guida gli uomini soli.
Essa è la dea della solitudine
e ogni tanto esce dalla sua tana
e grida al mondo di come è profondo il mare.
La terra gli risponde con canti di fuoco
e gli racconta del monte della luce
dove l’uomo genera l’uomo.
Io non posso diventare agnello
troppo fuoco nelle mie viscere.
Che importa se io divento mummia
mentre la mia donna mi getta
il fango del disprezzo?
Ella vuol generare una nuova bellezza.
e forse è meglio che io ritorni bestia.
Alla terra non serve il mio seme
poiché non posso generare l’uomo
ma solo il figlio della dea della solitudine.
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da “POESIE SPARSE ”
di Gregorio Asero
copyright legge 22 aprile 1941 n. 633