SOTTERRANEI, di Lucia Triolo
dove andrò a trovare il tempo
per ritornare lì
dove mai fui
eppure chiama quel luogo
i miei sotterranei
attimi di attesa gioia
oppure no, oppure no
era paura attesa
dissotterravo l’abito da sera
indossato per ingannare
lo specchio delle mie brame
rubate
a un’innocenza iconoclasta
e senza odore
che si faceva chiamare
anima
erra sbandato il viso
ancora viene sotterraneo quel tempo
che non trovo
si ferma sbigottito e non
mi guarda
Vivo nei sotterranei viva
mi spoglia mi tocca m’ intacca tritura e
non mi trova
aggrinza nel fango
il viso
e … non solo
dove dimenticato amore
appaiono larve