La mostra ‘Monet e gli impressionisti in Normandia’, organizzata da Artemisia e curata da Alain Tapié, presenta, nelle sale al pianterreno del suggestivo Palazzo Mazzetti ad Asti, una raccolta di 75 opere provenienti in gran parte dalla Collezione Peindre en Normandie, ma anche dal Musee de Vernon, dal Museo Marmottan Monet di Parigi e dalla Fondazione Bemberg di Tolosa.

La mostra è realizzata dalla Fondazione Asti Musei, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, dalla Regione Piemonte e dal Comune di Asti.

All’ingresso, un video di presentazione della mostra, curato da Vittorio Sgardi, introduce il visitatore nel mondo della pittura impressionista e giustifica la decisione di presentare un percorso in parte anche pre-impressionista, basato sulla pittura che ha come ambientazioni le più celebri località della Normandia, dalle falesie di Dieppe all’estuario della Senna, dal porto di Le Havre alla spiaggia di Trouville, dal litorale di Honfleur al porto di Fécamp.

La mostra, composta di cinque sezioni, si apre con uno sguardo su un luogo che può essere considerato un incubatore della rivoluzione pittorica impressionista: La fattoria Saint Siméon, una pensione situata sulla Côte de Grâce, vicino ad Honfleur, dal cui portico si potevano ammirare l’estuario della Senna e, in lontananza, Ie case di Le Havre e la scogliera di Sainte-Adresse. Courbet, Boudin, Corot, lo stesso Monet e tanti altri pittori vi si ritrovavano a pranzare e cercare ispirazione. Lì nacquero le prime rappresentazioni del paesaggio naturale della Normandia, una natura sublime che esalta i sensi; un fiorire di nuovi soggetti, legati alla campagna circostante o alle vicine spiagge, in cui talora comparivano gli abitanti del luogo, ritratti nei lavori quotidiani, o i primi turisti in relax nel verde o in riva al mare.

La seconda sezione ci rivela finalmente il mare di Normandia. Qui, come ricorda il titolo della sezione: In riva al mare: svago, villeggiatura, inizialmente Monet rende protagonisti i lussuosi alberghi,  i turisti sempre più numerosi e le promenade. Col passare degli anni, però, l’artista abbandonerà i soggetti convenzionali, per avvicinarsi alle rappresentazioni del paesaggio di Turner e Courbet, in cui il solo ed unico protagonista è il mare, con la sua irruenza, rappresentato durante l’azione di fenomeni atmosferici estremi dai colori freddi e minacciosi.

Un passaggio nei suggestivi sotterranei di Palazzo Mazzetti, dove il visitatore ha modo di conoscere le biografie di tutti i pittori in mostra e godere di un secondo video di commento al percorso espositivo, ci introduce alla terza sezione : In riva al mare: il lavoro, in cui gli artisti si adoperano per rappresentare uomini e donne intenti nei loro mestieri quotidiani, tra tutti lavandaie e pescatori.

La quarta sezione: Terra normanna, è anch’essa strettamente legata al concetto di lavoro e alle caratteristiche principali della parte della regione più lontana dal mare, con le sue colline ricche di alberi da frutto, le architetture medievali, i piccoli paesini sui cucuzzoli.

Senza soluzione di continuità il visitatore viene infine introdotto nella quinta ed ultima sezione: Lungo la Senna, il luogo da cui Renoir, Monet e Bazille iniziano a diffondere l’impressionismo come pittura “antagonista” al conservatorismo del Salon parigino. E’ quasi un cammino alla conquista di Parigi, che parte dalla foce della Senna a Le Havre e attraversa villaggi dai nomi evocativi: Giverny, Bennecourt, Vétheuil. In questo percorso a ritroso il fiume passa dalla forza minacciosa dell’oceano ad anfratti più tranquilli dove vediamo rappresentate le più svariate attività umane e mondane, dove compaiono chiese, ponti, ferrovie. Alle grandi navi dei porti di Normandia si sostituiscono imbarcazioni più piccole, a vela o a remi, e scenari dai colori più caldi, di una natura che da matrigna inizia a diventare compagna di vita, da furia inarrestabile a rifugio rassicurante.

Una mostra da non perdere, che affianca a ben noti capolavori,  quali “Barche sulla spiaggia di Étretat” dipinto da Monet nel 1883 o “Trouville, il molo con l’alta marea” di Boudin, una serie di raffinate opere di artisti meno noti, che per molti visitatori rappresenteranno una piacevole scoperta.

Monet e gli impressionisti in Normandia”  è visitabile fino al 16 febbraio 2020 a Palazzo Mazzetti, in corso Alfieri 357 ad Asti, dal martedì alla domenica, dalle 10 alle 19.