Monte Bianco, ghiacciaio a rischio di slittamento a valle( Courmayeur 2019)
E’ in crescendo unitamente a critiche di insofferenza, la popolarità di Greta Thunberg, e del suo movimento ambientalista, ormai presente da alcuni anni.
Alcune critiche cercano di ridimensionare non solo la battaglia in cui crede, ma anche la sua figura.
Che sia la meraviglia nel constatare che l’imperfezione non significa carenza di intelligenza o capacità critica? (Greta ha la sindrome di Asperger).
Io credo fermamente che il movimento creato attorno a Greta, alla fine si rivelerà utile a tutti.
E’ comunque innegabile che attualmente il clima abbia subito importanti cambiamenti riconosciuti dalla comunità scientifica come antropici, dovuti quindi all’uomo.
L’uomo deforesta, usa carburanti inquinanti, inventa tecnologie inquinanti, compie esperimenti super inquinanti.
Pensiamo solo ai viaggi interspaziali o alle assurde sperimentazioni sotterranee volute dal dittatore Kim Jong Un -Corea del Nord- che sicuramente provocano terremoti artificiali che vanno a sommarsi a quelli naturali.
La convenzione sui cambiamenti climatici ratificata da 195 paesi, e il protocollo di Kyoto (1997) per ridurre l’inquinamento, strada facendo si sono ridimensionati e la riduzione delle emissioni inquinanti risulta vincolante solo per i paesi sviluppati e non per quelli in via di sviluppo.
Sono 70 i paesi sviluppati e non che non accettano vincoli di riduzione delle emissioni, e sono solo 55 i paesi che hanno aderito all’ultimo accordo di Parigi (2016).
Gli Stati uniti non hanno mai aderito, Canada, Russia, Giappone e Nuova Zelanda non adempiono alla seconda parte del protocollo (dal 2013 al 2020).
Quindi, a mio parere, ben venga Greta con il suo incitamento a tenere alta l’attenzione sul problema, visto che sarà proprio la sua generazione a subirne le conseguenze più pesanti.
In Italia il problema della riduzione degli inquinanti, è sia politico che gestionale. Le istituzioni dovrebbero controllare l’attività di chi pagato profumatamente amministra la cosa pubblica. Forse allora amianto, immondizia e inquinamento, da grossi problemi passerebbero ad essere piccoli fastidi…
8/10/2019 r.g.
L’ha ripubblicato su Elisa Falciori.
Purtroppo, credo che tutto il dissenso che si contrappone a questa ragazzina che, pare, sia riuscita a sollevare le coscienze, secondo il mio parere, dipende dal fatto che i potenti della terra, non sanno come sopperire al disastro fatto all’ambiente nell’arco dei decenni dal secolo scorso fino ad oggi. Siamo tutti preoccupati anche per il surriscaldamento del globo. Speriamo si possa agire nel più breve tempo possibile per il meglio. Articolo che condivido il tuo, cara Rosanna. Ti auguro una serena serata, Grazia!
Un punto di vista il tuo, molto possibile…grazie per la lettura, un caro saluto!