Pensieri colmi di nostalgia
per quell’isola felice
che apriva braccia di speranze
accogliendo a nuove latitudini
dove il tempo
pregno di luci incontaminate
accendeva dì gai e danzanti
accompagnati da brezze leggere
ed accattivanti
a risvegliare meravigliose aurore
col prosieguo di giornate eternamente gentili
che si riflettevano in un languido chiarore
affacciate a quell’oceano cobalto
in cui giocavano i delfini.
Quel raggio riscaldava il cuore
donando gioia e tepore
anche nelle giornate invernali.
E quando scemava l’urlo del giorno,
si accendevano quelle sere magiche
da cui si poteva scorgere in lontananza
anche la Croce del Sud.
Il cielo sopra il deserto era illuminato
da una trapunta di stelle
e nella quiete notturna
a volte brillava come orecchino
il quarto di luna
adagiato in quell’aura incontaminata.
@Grazia Denaro@
Spiccata creatività poetica, in questa bella lirica densa di preziose e originali immagini, che ne accrescono il fascino.
Poesia apprezzata
Grazie di cuore per l’apprezzamento Silvia, ti auguro una bella serata!