Non sono sciocca _ anzi _ volteggio fra verità diverse
accetto le difficoltà per meglio costruire il mio Sé
faccio tesoro degli insegnamenti buoni
e _ ricordo _ quanto sono più preziosi quelli dolorosi
tengo a mente le cose belle
ma _ queste _ sono state gratuite e casuali
non mi sono costate nulla
né le ho sofferte affatto
là dove ho pagato un prezzo esoso
ho acquisito alta crescita spirituale
sebbene fosse una rapina
mi sono _ comunque _ sdebitata
così _ ora _ posseggo l’ampia libertà
_ comprata di tasca mia _ per valutare
e in special modo per me sola
senza le altrui ingerenze
ché non ho mai concesso liceità d’offesa
_ ed è successo alla mia ragione _
ché non ho mai autorizzato il falso
_ però mi è stato proferito con dolo _
dovrei sentirmi vittima o colpevole?
Assolutamente né l’una, né l’altra
non è sudditanza e neanche insipienza
_ piuttosto penso sbaglino coloro i quali
hanno disconosciuto l’etica e la morale _
se poi mi sento orgogliosa di me stessa?
Certo che sì _ le ferite al mio orgoglio
mi hanno sospinta ad esprimermi _
è pur vero che l’onestà mi ha concesso
di poterlo fare senza tema di smentita.
Tutti siamo il fastidio di qualcuno _ infondo _
il giusto lo è per l’imbroglione
l’ingiusto lo è per il sincero
lo schietto non piace al temporeggiatore
e _ almeno io _ anche di questo scrivo
perché sia d’aiuto a me stessa sempre
_ restando signorile _
perché sia d’aiuto a chi mi legge
riconoscendosi nelle mie modeste parole
_ si volteggia leggiadre fra ingerenze da cortile _ dice un’eco.
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