Era il 31 ottobre del 1512 che Papa Giulio II si apprestava, ben agghindato e profumato, a presentare un lavoro di cui se ne sentiva un diretto artefice. Era un lavoro che era stato ordinato da un suo predecessore, ma che lui finalmente e con entusiasmo alle stelle, ne vedeva e ne annunciava la fine. La festa per questa evenienza, fu tra le più spettacolari che possa essere stata impiantata dal Papa, che era cosa risaputa quanto fosse assunto di manie di grandezza, ma in questo giorno pare che si superasse. Fu imbandito un ricchissimo e sfarzoso pranzo in un’atmosfera invasa di velluti e tessuti damascati, cui fecero parte le più grandi autorità dell’epoca, furono recitate addirittura due commedie in onore di un oratore di Parma, poi finalmente seguito da circa 17 altissimi e reverendissimi cardinali, raggiunsero quella che sarebbe diventata l’opera più famosa e più amata nel mondo, la Cappella Sistina con i meravigliosi affreschi del grande Michelangelo Buonarroti.

Roberto Busembai (errebi)

Immagine web: La volta interamente affrescata da Michelangelo Buonarroti.