Col sole specchiato negli occhi
percepisce un raggio di numerologia
colui
che in un tempo indefinito
plasma il rumore delle scarpe sul selciato.
Lo ode la donna che declina
verbi e nomi
intinta in un mare di parole.
Attratta dal brio della conta
districa nodi, fermenti e pesi oscuri
ma il suo vociare trasmigrato
nel suono aritmico d’unicorno
si disperde fra nebbie evanescenti
@Silvia De Angelis 2019
👍
Grazie
Quando le parole non hanno né consistenza né costrutto, in pratica, sono solo chiacchiere, se li porta via il vento o si disciolgono nella nebbia. Versi apprezzati!
Grazie poetessa del gradito e attento commento.
Un abbraccio