Guadagni pochi, costi alti: il risparmio degli italiani nel vicolo cieco

Meno investimenti, più cash: i titoli di Stato in mano alle famiglie sono scesi dal 57% del 1988 al 5%, crescono i soldi sul conto e sotto il materasso

di Vito Lops

Italiani confusi su risparmio, per 39% c’e’ ancora crisi

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C’era una volta in cui il risparmio degli italiani faceva rima con titoli di Stato. Investire e risparmiare erano – per l’italiano medio – sostanzialmente sullo stesso piano. Risparmiare equivaleva ad acquistare BoT (i titoli governativi liquidi, che hanno scadenze brevi, da 1 a 12 mesi). Investire invece equivaleva a comprare BTp (da 2 a 30 anni). Tutto molto semplice. E redditizio. Oggi la mappa dell’allocazione della ricchezza delle famiglie è profondamente cambiata.

Le statistiche
I numeri della Banca d’Italia sono inequivocabili: nel 1988 il 57% dei titoli del debito pubblico era in mano alle famiglie. Ora quella percentuale è crollata al 5%. Nel mezzo è lievitata la liquidità: tra contanti sotto il materasso (stimati) e depositi in conto corrente i numeri ufficiali oscillano tra i 1.390 miliardi censiti dalla Banca d’Italia a fine 2018 ai 1.557 indicati dall’outlook di ottobre 2019 dell’Abi (dati al 30 settembre 2019)… continua su: https://www.ilsole24ore.com/art/guadagni-pochi-costi-alti-risparmio-italiani-vicolo-cieco-ACF6Mtv