S’affievolisce un seme di luce
nell’impulso cangiante della sera.
Grovigli di pensieri
si mescolano
a una lieve assenza
invaghita
d’un breve soffio senza sole.
Saggia lontani aromi
persi in uno scialle di nebbia
e quel “vedere non vedere”
acuisce il senso
d’un nesso tenue di memoria.
Si fa concerto muto
nello stupore d’un silenzio
ancorato all’idea d’un cerchio
che retroceda d’un giro
per far ritorno
a un seducente barlume del passato
indenne da sapienza di maturità
@Silvia De Angelis
Sì, un silenzio, nello sguardo che vede nella foschia distante barlumi di momenti trascorsi che emergono nel pensiero, ma a volte mi capita anche di vedere figure avvolte nella nebbia distante che sembrano familiari e che per un attimo mi illuminano. Purtoppo so benissimo che non è possibile resuscitare la carne anche se avvolta nella nebbia, ma mi accontento e ripenso a quei momenti in cui i miei cari andati erano ancora con me. Una stupenda lirica.
Grazie delle approfondite, e graditissime osservazioni Luciano, vivi una serena sera, silvia
Grazie a te per tutta la bellezza che trasmetti con le tue poesie 😊
Sei sempre molto gentile, Luciano, grazie di cuore
Un caro saluto 😊
La noia della sera ed una vaga irrequietezza, riporta, col pensiero, a momenti gioiosi vissuti in tempi lontani
e spensierati, quando la sapienza e la maturità erano ancora lontane. Una lirica armoniosa ed attraente alla lettura.
Graditissimo commento, poetessa, un abbraccio