Nel viavai di circostanza
s’adombra il velo ultimo
leggiadro
nel posare un fervore trasparente
Dolce allusione d’un trasporto
percepito vero
nell’attimo di torpore
risonante come l’eco d’un vento
Si cede all’ebbrezza delle mani
svuotate d’una fervida presa
resa consona
d’un nudo imprendibile
vulnerabile a scorza di vita
@Silvia DeAngelis
L’ha ripubblicato su Prati fioriti.
Grazie infinite per la condivisione sul tuo bel blog, buona serata
Momenti di torpore incamerano avvenimenti passati redendoli reali, ma al ritorno della coscienza, ci si rende conto della realtà non veritiera che lascia l’amaro in bocca. Versi armoniosi alla lettura che ho molto apprezzato!
Grazie del bellissimo, e attinente commento, poetessa, felice giorno
👍
Grazie di cuore
La circostanza che non ho vissuto. La rosa non colta, e il ricordo punge dentro, forte, ma non so se per un momento di godimento, di ebbrezza, oppure soprattutto, perché ho perso un pezzo di conoscenza, di amore, un dono che adesso non sarebbe un trofeo in una bacheca ma una consapevolezza, un apprendimento. Una lirica molto bella ed emozionanante Buona notte carissima Silvia.
Sempre speciali, nella loro profonda essenza, i tuoi bei commenti, Luciano, di cui ti ringrazio infinitamente
Un caro saluto. Grazie, Silvia 😊